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APPELLO AL MINISTRO SPERANZA, REGIONI IN ORDINE SPARSO

I Medici Veterinari sono una professione sanitaria del Ministero della Salute, ma non per il piano vaccinale anti COVID-19. Una “grave omissione” secondo l’ANMVI.

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Rimediano alcune Regioni, che però si muovono in ordine sparso. L’ANMVI chiede coordinamento.

 La vaccinazione deve essere garantita a tutti gli iscritti all’Albo.

(Cremona 11 gennaio 2021) – L’ANMVI torna a chiedere di sanare  “una grave omissione” nel Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 che non comprende i Medici Veterinari fra le categorie prioritarie, nonostante siano esercenti una Professione Sanitaria del Ministero della Salute.

Nel frattempo si stanno autonomamente muovendo alcune Regioni chestanno programmando le somministrazioni e -in difformità dal Piano -includono anche i Medici Veterinari. Ma con modalità diversificate che richiedono coordinamento e soprattutto l’accesso a tutti gli iscritti all’Albo dei Medici Veterinari, pubblici e privati.

Il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi,  si è rivolto al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Viceministro Pierpaolo Sileri, con deleghe alle professioni sanitarie, al Commissario Domenico Arcuri e al Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. In indirizzoanche l’ISS e il Coordinamento Interregionale della Prevenzione.

Le motivazioni a sostegno della vaccinazione prioritaria a tutti i Medici Veterinari:

  1. Anche in pandemia, i Medici Veterinari svolgono continuativamente attività “indifferibili” ed “essenziali” a tutela dalla sanità animale e della salute pubblica;
  2. E’ nota e documentata l’esposizione dei Medici Veterinari a contesti a maggior rischio di diffusione del contagio inter-umano da COVID-19 (es. i macelli);
  3. E’ opportuno proteggere, anche attraverso la profilassi dei Medici Veterinari, le popolazioni animali (domestiche i.e. allevamenti/animali da compagnia e selvatiche/esotiche);
  4. L’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) registra casi di infezione da SARS CoV-2 in alcune specie animali risultate- anche in Italia- suscettibili per contagio umano.
  5. L’inclusione dei Medici Veterinari deve seguire gli stessi criteri della profilassi contro l’influenza stagionale, in ragione del loro “contatto professionale” con animali.

L’auspicio è quindi che il Piano strategico del Ministero della Salute abbia un approccio autenticamente “one health” nella lotta alla diffusione del virus SARS CoV-2, come perorato dalle autorità sanitarie internazionali.

Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani-

APPELLO AL MINISTRO SPERANZA, REGIONI IN ORDINE SPARSO

I Medici Veterinari sono una professione sanitaria del Ministero della Salute, ma non per il piano vaccinale anti COVID-19. Una “grave omissione” secondo l’ANMVI.

Rimediano alcune Regioni, che però si muovono in ordine sparso. L’ANMVI chiede coordinamento.

 La vaccinazione deve essere garantita a tutti gli iscritti all’Albo.

(Cremona 11 gennaio 2021) – L’ANMVI torna a chiedere di sanare  “una grave omissione” nel Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 che non comprende i Medici Veterinari fra le categorie prioritarie, nonostante siano esercenti una Professione Sanitaria del Ministero della Salute.

Nel frattempo si stanno autonomamente muovendo alcune Regioni chestanno programmando le somministrazioni e -in difformità dal Piano -includono anche i Medici Veterinari. Ma con modalità diversificate che richiedono coordinamento e soprattutto l’accesso a tutti gli iscritti all’Albo dei Medici Veterinari, pubblici e privati.

Il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi,  si è rivolto al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Viceministro Pierpaolo Sileri, con deleghe alle professioni sanitarie, al Commissario Domenico Arcuri e al Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. In indirizzoanche l’ISS e il Coordinamento Interregionale della Prevenzione.

Le motivazioni a sostegno della vaccinazione prioritaria a tutti i Medici Veterinari:

  1. Anche in pandemia, i Medici Veterinari svolgono continuativamente attività “indifferibili” ed “essenziali” a tutela dalla sanità animale e della salute pubblica;
  2. E’ nota e documentata l’esposizione dei Medici Veterinari a contesti a maggior rischio di diffusione del contagio inter-umano da COVID-19 (es. i macelli);
  3. E’ opportuno proteggere, anche attraverso la profilassi dei Medici Veterinari, le popolazioni animali (domestiche i.e. allevamenti/animali da compagnia e selvatiche/esotiche);
  4. L’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) registra casi di infezione da SARS CoV-2 in alcune specie animali risultate- anche in Italia- suscettibili per contagio umano.
  5. L’inclusione dei Medici Veterinari deve seguire gli stessi criteri della profilassi contro l’influenza stagionale, in ragione del loro “contatto professionale” con animali.

L’auspicio è quindi che il Piano strategico del Ministero della Salute abbia un approccio autenticamente “one health” nella lotta alla diffusione del virus SARS CoV-2, come perorato dalle autorità sanitarie internazionali.

Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani-

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