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“Nel Piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 si preveda l’inoculazione prioritaria per lavoratrici e i lavoratori dei trasporti che in questi mesi di grande crisi sanitaria hanno fornito e continuato a fornire la loro opera, per garantire la mobilità delle persone, esponendosi al rischio di contagio, talvolta anche con scarsi o non adeguati DPI”. E’ quanto chiedono in una lettera inviata ai ministri della Salute, Roberto Speranza, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli e al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, la Cisal trasporti e la Faisa Cisal. “Dopo aver correttamente individuato soggetti quali gli operatori sanitari e sociosanitari, i residenti ed il personale delle RSA e più in generale le persone in età avanzata da sottoporre prioritariamente a tale vaccinazione dal documento in parola – spiegano – si evince che con l’aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali; Dallo stesso documento vengono individuati gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità, etc,, ma non le lavoratrici ed i lavoratori dei trasporti. In considerazione del ruolo determinante svolto – sottolineano – coniugato alla strategicità dell’erogazione dei servizi essenziali per il Paese, e considerando l’elevato numero di persone con cui nello svolgimento delle loro attività vengono a contatto, al fine di garantire la continuità e la sicurezza dei sistemi di trasporto, formuliamo la presente per chiedere che anche questi lavoratori rientrino tra i soggetti da sottoporre prioritariamente a vaccinazione”.

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