«Rispetto al caso del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, apprezziamo la scelta della commissione straordinaria dell’Asp del capoluogo, che con prescrizioni ha espresso parere favorevole, subordinato alle verifiche degli organi tecnici competenti, al mantenimento dei requisiti di accreditamento della stessa clinica. Ciò al fine, come si legge nella relativa delibera, che reca la data del 12 gennaio scorso, di tutelare la sicurezza delle cure, a garanzia dei pazienti e degli operatori sanitari e per non pregiudicare le correlate attività assistenziali». Lo affermano, in una nota, i deputati M5S Paolo Parentela, Dalila Nesci e Massimo Misiti, che commentano: «La mobilitazione del personale della struttura, della società civile e delle parti politiche è servita a impedire la chiusura della clinica, che avrebbe comportato grossi problemi per i suoi lavoratori e pazienti. Insieme abbiamo dato il nostro doveroso contributo istituzionale all’individuazione, nell’interesse pubblico, di una soluzione corretta quale quella adottata». «Ci auguriamo – concludono i 5 Stelle – che da qui in avanti ci sia, in Calabria, una più attenta e corretta integrazione pubblico-privato, nel Servizio sanitario regionale, e che si faccia quanto possibile per evitare i viaggi della speranza dei malati calabresi, che hanno il diritto di ricevere buone cure nella propria terra. Continuiamo a tutelare il diritto alla salute, con l’impegno quotidiano e senza contrapposizioni politiche».