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Roma, 14 gennaio 2021 – Finito ieri il primo raduno 2021 della nazionale di lotta al Centro Olimpico, da domani cominciano le competizioni.

Venerdì 15 sarà impegnata la squadra femminile a Nizza, per il Grand Prix Henri Deglane. Il torneo dedicato al lottatore francese si sviluppa sull’intero week-end e sabato e domenica andranno in scena anche lo Stile Libero e La Greco Romana, ma la nazionale italiana parteciperà soltanto con la delegazione femminile, così composta: Sara Ettaki, Oriana Di Stefano e Carmen Di Dio nei 53kg; Arianna Carieri, Francesca Indelicato, Aurora Russo, Morena De Vito e Rebecca De Leo nei 57kg; Aurora Campagna, Sara Dacol ed Elena Esposito nei 62kg; Veronica Braschi nei 68kg; Elenj Pjollaj ed Enrica Rinaldi nei 72kg.

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Invece, i nostri grecoromanisti saranno impegnati sabato 16 e domenica 17 in Croazia al Grand Prix Zagreb Open e, alcuni di loro, anche allo Stage Internazionale di GR Senior organizzato a Porec, sempre in Croazia. Jacopo Sandron (63kg), Ruben Marvice (67), Matteo Maffezzoli (77), Mirco Minguzzi (87), Nikoloz Kakhelashvili (97) e Samuele Varicelli (130) sono gli atleti che dopo le gare del fine settimana si trasferiranno a Porec per continuare ad allenarsi durante Stage Internazionale. Ma la delegazione italiana a Zagabria sarà molto numerosa. Ecco gli altri azzurri convocati: Giovanni Freni (55), Andrea Setti (60), Giovanni Paolo Alessio (60), Steve Momilia (67), Francesco Bellino (67), Luigi Rinaldi (72), Luca Dariozzi (77), Riccardo Vito Abbrescia (77), Ciro Russo (77), Leon Rivalta (82), Simone Fidelbo (87), Fabio Parisi (87) e Luca Svaicari (97).
Bravo Mungai a Doha, ma l’Italia rimane senza medaglie
13 gennaio 2021 Giornata conclusiva a Doha per il World Judo Masters che, per il Team Italia, ha visto impegnato il solo Nicholas Mungai nei 90 kg. E’ stato detto anche alla vigilia del torneo che il sorteggio,

in questa specifica gara, non può essere buono o cattivo perché chiunque ti capiti a tiro è uno fra i 36 più forti al mondo.
E l’avversario capitato al primo turno a Nicholas Mungai è stato il coreano del sud Donghan Gwak, nono nella classifica mondiale oltre ad aver vinto l’oro iridato nel 2015 ad Astana ed il bronzo nel 2017 a Budapest.
Come sorteggio, a grandi linee, lo si potrebbe definire ‘cattivo’ ed in effetti così è stato, ma per Gwak che si è ritrovato steso con un de ashi barai (wazari) dopo un minuto e mezzo e
poi incapace a trovare il modo per rimontare. Una bella prova quella di Mungai, anche nel match con il mongolo Altanbagana Gantulga che è riuscito ad avere la meglio sull’azzurro al golden score,
messo giù sorprendendolo sul tempo proprio sul suo de ashi barai. “Nicolas è in continua crescita e questo ci fa ben sperare per il futuro imminente. – ha detto il coach Francesco Bruyere –
Oggi si è espresso molto bene battendo l’ex campione del mondo koreano. Un incontro difficile sulla carta che è riuscito a risolvere in maniera egregia. Peccato per il match con Gantulga,
aveva applicato in maniera corretta il lavoro tattico predefinito e dopo poco tempo è riuscito a chiuderlo a terra in sankaku, una sua delle sue specialità… sinceramente, conoscendo le qualità di Nic,
mi sto ancora chiedendo come abbia fatto l’avversario a resistere e a non cedere. Purtroppo, al Golden Score ha pagato un piccolo errore, commesso ingenuamente.
La vittoria, assolutamente alla portata, avrebbe aperto la gara, ma resta comunque un’ottima prestazione con ottime prospettive future”.
L’Italia chiude quest’edizione del Masters senza la soddisfazione della medaglia, un fatto questo accaduto soltanto quattro volte nelle dieci edizioni fin quì disputate,
Lombardo (oro 2019), Giuffrida (bronzo 2015 e 2016), Moretti (bronzo 2012), cui vale la pena aggiungere anche i quinti posti ottenuti da Gwend (2013 e 2014), Bruyere (2012) e Ciano (2010).

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