Questa mattina la Guardia di Finanza di Bergamo ha bussato alla porta del Ministero della Salute in cerca di documenti inerenti la pandemia da coronavirus.
Le indagini vertono soprattutto nell’acquisire informazioni circa il piano pandemico nazionale quello per intenderci che serve ad organizzare le attività di soccorso in casi di infezioni pandemiche.
Ebbene quel piano non esisteva o meglio esisteva ma non era stato aggiornato nella sua versione risalente il 2006.
Su disposizione dei magistrati, la Guardia di Finanza ha effettuato acquisizioni e sequestri, soprattutto di materiale informatico, al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore della Sanità, in Regione Lombardia e nelle Ats di Milano e Bergamo.
La notizia scaturì da una trasmissione di Report che mise in evidenza discrepanze evidenti e mancanze notevoli circa questa faccenda.
Le crisi di governo ha distolto l’attenzione dei cittadini da una notizia veramente tale i cui risvolti e conseguenze potrebbero portare a degli accertamenti sconcertanti.