Non si vincono sfide così impegnative se si governa solo con la comunicazione
Presidente Conte, la sua leadership è legata a un discorso alle Camere non convenzionale privo di furberie molto di più che ai mercanteggiamenti sottobanco per avere i numeri in Parlamento. L’Europa va rassicurata, ma non a parole. Servono i fatti. Sono i nostri soccorritori che temono per noi e per loro. La prima grande operazione di finanziamento con debito comune europeo non può fallire nel Paese per il quale è stata prioritariamente concepita. Il fondo perduto europeo se lo spendiamo in investimenti pubblici produttivi nel Mezzogiorno può aiutare molto a creare il contesto ambientale per recuperare produttività e creare sviluppo. Serve una sola grande voce che parli dal Sud al Paese e ne influenzi correttamente le scelte
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia
Presidente Conte, se vuole sopravvivere e dare al suo governo il passo e l’azione obbligati per affrontare il nuovo ’29 mondiale dalla tolda di comando di un Paese diseguale in profonda crisi già prima del Coronavirus, deve disinteressarsi del teatrino mediatico degli uomini della politica e concentrarsi sul patto politico del futuro. Ha solo due carte da giocare che possono federare l’alleanza di governo e che richiedono competenze all’altezza della sfida per vincere la partita. La sua leadership è legata a un discorso alle Camere non convenzionale privo di furberie molto di più dei mercanteggiamenti sottobanco per avere i numeri in Parlamento. Qui, non nei retrobottega, si misura la sua leadership politica e il suo diritto-dovere a governare per il bene di tutti. Le carte che può mettere in campo sono l’Europa e il Mezzogiorno.
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