La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) si rivolge ai propri benefattori e alla comunità cattolica nel suo complesso con la campagna di raccolta fondi “Siamo la loro àncora di salvezza”, interamente dedicata alla minoranza cristiana della Siria. Sfollati interni e poveri sono i più vulnerabili alla minaccia del Covid-19 in una nazione afflitta da elevate inflazione e disoccupazione e le cui strutture sanitarie sono state pesantemente danneggiate dal lungo conflitto armato.
La campagna si pone in continuità con quanto realizzato lo scorso anno. 8.700 case hanno ricevuto energia elettrica, 900 famiglie sono state sostenute nel pagamento dell’affitto, 3.050 poveri hanno beneficiato di aiuti quotidiani, altri 9.200 bisognosi hanno ricevuto pacchi alimentari, 6.050 poveri hanno ricevuto materiale per l’igiene personale, 6.500 studenti sono stati sostenuti attraverso borse di studio, 5.100 altri studenti hanno ricevuto equipaggiamento scolastico, 28.450 bambini hanno ricevuto un dono natalizio (soprattutto cappotti), 12.400 bambini hanno ricevuto latte, 6.200 malati sono stati curati.
Il vescovo di Lattakia, monsignor Antoine Chbeir, ha ricevuto sostegno da ACS per un piano di aiuti sanitari della durata di quattro mesi al fine di assicurare assistenza a chi vive nelle città di Lattakia e Tartous, nella Siria orientale. Ciò ha reso possibili 108 interventi chirurgici, 60 trattamenti medici, 1.400 prescrizioni sanitarie e l’attività di 5 medici. Ad Homs ACS ha sostenuto l’attività del Centro “Semi di senape”, che segue 90 bambini e adolescenti con gravi difficoltà di apprendimento. Sempre nel corso del 2020, nel quartiere Al Jdeydeh di Aleppo, è stata infine riaperta e riconsacrata la cattedrale di Sant’Elia, grazie soprattutto ai circa 400.000 euro di donazioni dei benefattori di ACS. Questo sforzo di solidarietà è stato profuso nonostante le difficoltà economiche, effetto della pandemia da coronavirus, abbiano inevitabilmente toccato anche i benefattori di ACS.
Il sostegno alle comunità cristiane della Siria non è tuttavia terminato. All’inizio di questo 2021 ACS ha infatti promesso aiuti alimentari e sanitari alle famiglie cristiane di Aleppo, sostegni alle iniziative pastorali di diverse diocesi, aiuti alle famiglie di Homs per il pagamento dei canoni di locazione abitativa e infine un finanziamento per i lavori di recupero del monastero di Nostra Signora del Transito di Kafroun. «I benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre hanno già dato forza e coraggio a tantissime famiglie cristiane che vivevano in condizioni disumane. In Siria infatti i poveri sono ovunque», racconta Suor Annie Dermerjian, da anni partner dei progetti di ACS in Siria.