La Presidente ARCI al TgCom24: “Non ce la facciamo più a garantire sopravvivenza nostre strutture”
«Un terzo delle nostre 4.000 strutture ha già deciso che non ce la farà a riaprire. Non ce la facciamo più, non ce la facciamo più dopo tutti questi mesi a garantire la sopravvivenza delle nostre strutture. Siamo allo stremo, siamo ormai a rischio di sopravvivenza». Lo ha dichiarato Francesca Chiavacci, Presidente nazionale dell’ARCI, intervenuta in diretta al TgCom24. La Presidente Chiavacci ha spiegato inoltre nel suo intervento: «Le nostre normative igienico-sanitarie sono identiche a quelle del settore pubblico, quindi questa discriminazione che ha consentito ai ristoratori pubblici di poter esercitare la somministrazione di cibo e bevande, a noi non è toccata. La somministrazione, che è fonte di autofinanziamento per i nostri circoli, era vietata ed è vietata anche con l’ultimo Dpcm. Anche i fondi per il ristoro dei nostri circoli, che svolgono un ruolo di promozione di una socialità sana e quindi sicura, sono stati pochissimi e soprattutto non sono ancora stati erogati. In tanti piccoli paesi, nelle periferie di grandi città, alcuni dei nostri circoli sono l’unico presidio di socialità e solidarietà, anche offrendo un pasto caldo o un caffè a una persona che è sola. Per questo, chiediamo di poter continuare a svolgere questo nostro ruolo, in sicurezza. Il nostro appello purtroppo però è rimasto disatteso, anche nell’ultimo Dpcm. Oggi questa situazione politica non ci aiuta. Abbiamo voluto chiedere ancora e speriamo che si comprenda l’importanza della nostra attività, che non è un’attività economica ma è un’attività preziosa e, a causa di queste chiusure, rischia di non esistere più. È chiaro che in questi mesi – ha continuato la Presidente Chiavacci – i costi degli affitti, delle bollette e di tenuta di queste strutture sono andati avanti lo stesso, ma c’è anche un tema motivazionale oggettivamente: siamo fatti anche di tanti volontari che non capiscono perché questo pezzo del terzo settore venga tralasciato. Abbiamo addirittura chiuso a febbraio prima ancora che arrivasse una norma che ce lo chiedeva; oggi ci sembra che la situazione sia diversa e, per questo, chiediamo di poter riaprire», ha concluso Francesca Chiavacci, Presidente nazionale ARCI, intervenuta al TgCom24.