Roma, 19 gennaio 2021 – Dopo il fine settimana che ha visto la femminile impegnata al Grand Prix Henri Deglane e la grecoromana impegnata al Grand Prix Zagreb Open, abbiamo fatto il punto della situazione con il Team Manager Lucio Caneva sui prossimi impegni della nazionale, in particolare nel cammino verso Tokyo.
Ad oggi, Frank Chamizo è ufficialmente qualificato alle Olimpiadi, ma il cammino è ancora lungo: “Finora, nell’unica gara disponibile ovvero i Mondiali del 2019 a Nur Sultan, si è qualificato soltanto Frank Chamizo che ha conquistato la medaglia d’argento. Il cammino, per tutti gli altri, è segnato intanto dall’importante gara di Ranking Series che si svolgerà qui a Roma. Nello stesso tempo atleti e atlete si stanno preparando per arrivare al 18 marzo, alla gara di Qualificazione, che si terrà a Budapest. Successivamente, capiremo se avremo altri qualificati oltre a Frank, e intraprenderemo il Campionato di Qualificazione diretta Mondiale che si terrà nel mese di maggio in Bulgaria, a Sofia. Nel frattempo avremo il Campionato Italiano che varrà come selezione dell’Europeo di aprile. Il percorso fino alla seconda gara di qualificazione è questo. Chiaramente, arrivati a maggio dovremo fare il punto della situazione, vedere chi saranno gli azzurri qualificati e pianificare gli allenamenti per arrivare a Tokyo nella miglior forma possibile.”.
Dunque il primo appuntamento importante per Tokyo è la Ranking Series di Roma, ma nel frattempo i nostri lottatori saranno comunque ben impegnati: “Per quanto riguarda i collegiali imminenti, sono partite le convocazioni e dal 17 al 20, a Roma, avremo le selezioni in alcune categorie olimpiche per stabilire quali saranno gli atleti e le atlete che partiranno per Budapest. Dal 20 febbraio, invece, abbiamo un collegiale a Roma che arriverà fino al 4 marzo, data di inizio della Ranking Series. Nel frattempo, la squadra di Stile Libero è partita ieri per la Turchia e rientra il 31 gennaio, e Frank Chamizo, Abraham Conyedo, Nikoloz Kakhelashvili e Jacopo Sandron andranno in Ucraina per un periodo di collegiale nel mese di febbraio.”.
Doha? Una spinta nella corsa per Tokyo
Doha ha lasciato un segno positivo sulla corsa degli azzurri per Tokyo. E se state pensando “com’è possibile visto che le medaglie al World Judo Masters 2021 le hanno vinte gli altri?”, probabilmente avete dimenticato che le dinamiche della World Ranking List sono particolari e possono anche produrre meccanismi inaspettati per l’osservatore distratto. Certamente non stupirà il fatto che Manuel Lombardo abbia mantenuto il primato della classifica nei 66 kg con 5598 punti, nonostante a Doha ne abbia aggiunti “soltanto” 200, ma potrebbe sorprendere invece il fatto che il suo vantaggio sul secondo in classifica sia incrementato, passando dai 448 punti più di Maruyama ai 491 in più rispetto Margvelashivili, che ha scavalcato il giapponese. Andiamo con ordine e vediamo che nulla è cambiato per Odette Giuffrida: uguale la posizione in classifica, quarta nei 52 kg, uguale anche il punteggio, 5670 punti, che non è stato intaccato dai 200 ottenuti a Doha per la regola dei migliori 5 punteggi (+1). Anche per Antonio Esposito nulla è cambiato, era 31° con 1808 e 31° è rimasto anche se con 1984. E se le posizioni in classifica di Fabio Basile, Giovanni Esposito, Edwige Gwend ed Alice Bellandi sono arretrate, anche se di poco, quelle di Christian Parlati, Nicholas Mungai e Maria Centracchio sono migliorate. In sostanza tutti i nostri atleti hanno incassato 200 o 288 punti, aggiungendo parzialmente, totalmente o per niente al totale precedente in rapporto, come si è detto, dell’entità del quinto miglior punteggio. Nel dettaglio Fabio Basile (73) è passato dal 18° posto con 2703 al 22° con 2831, Giovanni Esposito (73) da 30° con 1884 a 32° con 1964, Edwige Gwend (63) da 30esima con 1648 a 32esima con 1728, Alice Bellandi (70) da 26esima con 2203 a 28esima con 2331. È migliorata invece la classifica di Christian Parlati (81), che era 20° con 2346 ed ora è 18° con 2614, di Nicholas Mungai (90), che era 33° con 1713 ed ora è salito al 28° posto con 1991, così com’è migliorata anche la classifica di Maria Centracchio (63), era 26esima con 1881 ed ora è 25esima con 2159. Il percorso per quest’Olimpiade è indubbiamente complicato, e non soltanto perché i concorrenti sono tanti e competitivi, ma anche per quelle difficoltà oggettive che affliggono tutti e sono anche davanti agli occhi di tutti. Ed è un motivo in più per dire che Doha ha lasciato un segno positivo sulla corsa degli azzurri per Tokyo.