Edito da Mediolanum Editori e con prefazione di Vittorio Feltri, il libro affronta la questione dell’indebitamento al tempo di quella che sarà, probabilmente, la più grande crisi economica dal dopoguerra. Bertollo offre consigli pratici e indica gli strumenti normativi per uscirne puliti
In libreria Fuori dal tunnel dei debiti, il nuovo libro di Gianmario Bertollo, edito da Mediolanum Editori, con la prefazione di Vittorio Feltri.
Il libro affronta in modo lucido e pratico la questione del sovraindebitamento, un tema di cui si tende a parlare poco in Italia, ma che interessa milioni di italiani, offrendo consigli pratici per amministrare i propri soldi nei momenti di difficoltà, e indicando gli strumenti normativi istituiti dal Governo con la Legge 3/2012 che consente di uscirne puliti, illustrandone anche le modifiche alla luce del nuovo Codice della Crisi d’impresa.
“In Italia è sempre difficile parlare di debiti. Rispetto al mondo anglosassone che li considera un aspetto normale della vita di imprese e singole persone, viviamo in una società con grandi tradizioni giuridiche espresse, cioè scritte, con un retaggio greco-romano profondo e, va detto, moralmente antiquato. – Scrive Feltri nella sua prefazione – Perfino io, che per fortuna non devo affrontare problemi diretti su questo tema, ne sono sconcertato, per cui lo dico subito: leggere questo libro importantissimo mi ha dato due brividi, uno di terrore e uno di speranza. […] Il fatto è che i rovesci finanziari colpiscono non solo persone che non hanno fatto bene i conti, a volte apposta; ma anche alla cieca. In particolare, dopo i colpi durissimi inferti a imprese e cittadini dalle due grandi crisi recenti, quella finanziaria mondiale del 2008 in seguito allo scandalo dei subprime americani, e quella, ancora peggiore, generata dall’uragano covid.”
Impossibile, del resto, non dedicare delle riflessioni alla questione covid19, che sta mettendo a dura prova le economie di tutto il mondo, trascinandoci verso quella che, con ogni probabilità, sarà la più grande crisi dal dopoguerra ad oggi.
“Ospedali pieni, terapie intensive al collasso e non meno grave, nuovo lockdown. Di nuovo a casa, di nuovo attività commerciali e produttive chiuse, di nuovo scuola a distanza per i nostri figli. Già moltissime attività sono completamente chiuse. Altre stanno lavorando, ma a ritmo ovviamente ridotto. – Scrive Bertollo – Si stima che il PIL Italiano, nel 2020 avrà una flessione di 10 punti. Nel 2009, nel pieno della crisi dei mutui subprime il calo del Pil italiano fu del 5%. Solo questo credo basti per capire la portata della crisi economica creata dalla pandemia del virus covid19 nel nostro Paese. Non è mia intenzione giudicare le azioni del Governo. Analizzo solo i numeri. E non analizzo i numeri della crisi sanitaria, ma quelli della crisi economica. Prima di questa emergenza le famiglie in stato di sovra indebitamento irreversibile erano in Italia il 10% del totale e quindi ben 2,5 milioni. Milioni di persone che ogni giorno lottano contro i troppi debiti, dormono poco e molto spesso si trovano ad avere pensieri terribili che passano per la loro testa. Più di mille e duecento persone negli ultimi 8 anni hanno trasformato questi pensieri in azione e si sono tolti la vita per problemi economici.”
Con questo nuovo libro Gianmario Bertollo vuole dare il suo contributo, evitando che si replichi quel triste scenario. Nel 2012 fu approvata la Legge n. 3, detta anche Salva Suicidi, che, però, non fu mai davvero sponsorizzata tra coloro che avrebbero potuto beneficiarne. A breve questa subirà delle modifiche e sarà inglobata nel nuovo Codice della Crisi d’Impresa, e, sebbene mantenga inalterato obiettivo e impianto normativo, presenta alcune interessanti novità.
“Si allargano le possibilità di aderirvi, si allarga la platea degli aventi diritto, si sono inserite norme che accorciano i tempi per l’esdebitazione e che puniscono le banche e le società finanziarie che non sono molto attente nel valutare il merito creditizio dei clienti. – Spiega Bertollo nel suo libro – Una importante novità è la Procedura Famigliare, dove i membri della stessa famiglia possono presentare un unico progetto di risoluzione della crisi, quando sono conviventi o quando il sovra indebitamento ha origine comune. Altra novità, nella relazione particolareggiata predisposta dall’OCC deve essere indicato se il soggetto finanziatore (ad esempio la banca) abbia tenuto conto delle reali disponibilità del richiedente, valutando il reddito disponibile, dedotto l’importo necessario a mantenere un dignitoso tenore di vita. Ma probabilmente la novità più importante sarà la possibilità per il debitore incapiente di esdebitarsi totalmente una volta nella vita. In pratica anche chi ha perso tutto e non ha nulla da mettere a disposizione potrà aderire alla procedura di esdebitazione e ripartire pulito da tutti i debiti”.