Ora più che mai bisogna agire in sinergia per velocizzare le procedure e definire una volta per tutte la questione della variante all’ex Megalotto 8 della Statale 106 Sibari-Mandatoriccio. Per questo motivo, in accordo con il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, ho convocato il presidente della Provincia di Cosenza e tutti i sindaci interessati dalla costruzione del suddetto tratto, alla costituzione di un tavolo di lavoro previsto per lunedì otto febbraio. Oltre al presidente della Provincia di Cosenza, un formale invito è stato inviato ai primi cittadini dei comuni di Corigliano-Rossano, Cassano All’Ionio, Paludi, Cropalati, Crosia, Calopezzati, Caloveto, Pietrapaola, Mandatoriccio, San Giorgio Albanese, Longobucco, Bocchigliero, Campana, Scala Coeli, Terravecchia e Cariati.
lo scorso giugno avevo incontrato in videoconferenza, su mia proposta, la struttura territoriale di Anas Calabria, diretta dall’ingegnere Francesco Caporaso. Al centro della discussione c’era stato il tracciato dell’ex Megalotto 8 Sibari-Mandatoriccio.
Durante il dibattito era stato ricostruito come, essendo il sistema dei Megalotti oramai non più in uso, si stia lavorando già a dei nuovi interventi in sostituzione del vecchio progetto del suddetto Megalotto 8 redatto nell’anno 2009 che aveva dei costi stimati in circa 2,814 Mld di euro (una spesa improponibile e mai stanziata dai governi precedenti). Oggi dalle carte risultano i progetti sostitutivi indicati con i codici “CZ 372” che va da Mandatoriccio alla rotatoria di Aranceto, per il quale al momento si sta predisponendo lo studio di fattibilità, mentre il secondo, indicato con la sigla “CZ 388″ che va da zona Aranceto a Sibari all’innesto con la SS 534 ed è allo studio il progetto definitivo.
Al momento, come previsto dal Contratto di programma, per il primo tratto sono disponibili 151 milioni di euro mentre per il secondo 290 milioni di euro. È oramai condiviso da tutte le istituzioni competenti ma anche dal territorio, come non sia utile e fruttuoso lavorare più a strade a due corsie perché non risolverebbero i problemi dei Comuni e del territorio.
Sin dall’inizio della mia interlocuzione sia con l’Anas e sia con la struttura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ho sempre lottato per avere una strada a quattro corsie ma ora è il momento di accelerare queste procedure per far sì che tutta quest’area della Sibaritide e tutta la fascia jonica venga tolta dall’isolamento alla quale la vecchia politica l’ha costretta per troppo tempo.