Grani al glifosato, trasparenza nelle etichette, nuova Pac, contrasto al malsecco degli agrumi, contratti di filiera, protezione degli impollinatori, salvaguardia dei liberi professionisti a rischio esclusione dei Caa: sono ben sette gli ordini del giorno proposti da Attiva Sicilia e approvati oggi all’Ars.
“Al nuovo assessore all’Agricoltura – ha detto in Aula Valentina Palmeri, deputata regionale di Attiva Sicilia e prima firmataria di tre ordini del giorno – chiediamo un impegno concreto per la tutela delle piccole e medie imprese agricole siciliane per la modifica della nuova Pac che, a oggi favorisce solo la grande distribuzione e chi inquina. Ma chiediamo anche una roadmap sulla transizione agroecologica. La Regione deve far pesare questi argomenti nelle sue interlocuzioni con il governo nazionale, competente su queste tematiche”.
Sul fronte glifosato, l’ordine del giorno impegna il governo regionale a intervenire rendendo più stringenti i controlli sulle importazioni di grani trattati con questo prodotto. Per quanto concerne la trasparenza l’odg punta a eliminare la confusione generata dalla sigla “Naz” usata sulle fatture di acquisto di grani esteri e che significa nazionalizzato “ma il rischio – spiega Palmeri è la sigla venga confusa, più o meno intenzionalmente, con quella di ‘grano nazionale’ e, quindi, il consumatore potrebbe trovarsi delle etichette di derrate alimentari prodotte con grani di origine ‘italiana’ che, magari, non lo sono. Sulla Pac l’ordine del giorno di Palmeri impegna il governo regionale ad attivarsi per rafforzare il ruolo della Regione Siciliana nella revisione della nuova Politica Agricola Comune, affinché questa rappresenti uno strumento concreto per una transizione agroecologica e per abbandonare un modello di agricoltura inquinante e non rispondente alle esigenze dei territori e degli agricoltori.
Gli altri quattro ordini del giorno sono a prima firma della vicepresidente dell’Ars, Angela Foti. Il primo riguarda la protezione degli impollinatori (come per esempio le api), fondamentali nei cicli riproduttivi delle piante, che però sono a forte rischio anche a causa dell’uso indiscriminato di diserbanti: si punta quindi a una politica che permetta una maggiore cooperazione tra i vari attori dell’agricoltura siciliana per ridurre l’uso di queste sostanze nocive anche promuovendo pratiche più rispettose dell’ambiente. Un altro riguarda l’adozione di misure specifiche per il contrasto del malsecco degli agrumi sia con interventi per limitare i contagi di questo parassita che distrugge le piante sia con il sostegno alla rigenerazione del comparto limonicolo messo in ginocchio da questa malattia. Approvato anche un ordine del giorno per avviare misure in merito ai contratti di filiera per garantire la competitività sul mercato delle imprese agricole siciliane, soprattutto delle più piccole che si trovano escluse dalla grande distribuzione organizzata e strette da una concorrenza sui prezzi che spesso non riescono a sostenere. Infine, una delle proposte punta a evitare l’esclusione dei liberi professionisti dai Centri di assistenza agricola. “Le nostre proposte sono tutte orientate al sostegno delle specificità dell’agricoltura siciliana e alla tutela della sua biodiversità – spiega Foti – ma anche al supporto degli operatori che lavorano in questo settore, sia degli imprenditori che dei professionisti”.
Queste tematiche che saranno ribadite domani alle 15 nel corso della nostra diretta su Facebook ‘WebInArs’ sulla pagina “Attiva Sicilia” (www.facebook.com/AttivaSicilia) con la presenza dei deputati regionali del gruppo e di alcuni esperti.