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Il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, e Alessia Sinatra, la magistrata che, al telefono con Luca Palamara si lamentò di aver subito da lui avance in ascensore mai denunciate, saranno sottoposte a procedimento disciplinare. La procura generale della Cassazione ha fatto sapere che dovrà essere chiarito di fronte alla commissione disciplinare del CSM i contorni di quelle accuse pesanti mosse dalla pm palermitana al capo della procura di Firenze. Lei, pm palermitano, nella chat intercettata del telefonino dell’ex capo Anm, Luca Palamara, aveva disegnato uno scenario da Metoo, accusando «il p… di Firenze», e chiamando «essere immondo e schifoso» un magistrato che, dal contesto, si capiva essere Creazzo. Arrivando a chiedere a Palamara: «Giurami che il p… cade subito». Lui, il capo della procura che ha condotto le indagini contro l’ex premier Matteo Renzi, all’epoca era in corsa per diventare il successore di Antonio Pignatone al vertice della procura di Roma. Una nomina che animò i colloqui tra Palamara, intercettato dal trojan della procura di Perugia, il deputato renziano Luca Lotti e gli altri consiglieri Csm, alla fine andata a Michele Prestipino, ma ancora oggetto di un ricorso al Tar da parte di Creazzo. Ha sempre respinto fermamente ogni accusa. E’ quanto si evince da un articolo pubblicato oggi sul Corriere.

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