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Con la presentazione del libro “Corso Due Mari: Taranto tra amore e guerra” di Carla Dedola, venerdì 12 febbraio 2021, proseguirà l’iniziativa “Leggere … arma d’istruzione di massa”, tre diversi incontri culturali online legati dal tema dell’inquinamento ambientale, della valorizzazione del territorio e del concetto “del bello” da custodire e da potenziare, a cura del Teatro delle Forche, della Cooperativa Sociale “Il Sole” e dell’associazione culturale “Spazio Teatro”, con il patrocinio del Comune di Statte e la collaborazione della Biblioteca Civica di Statte, per il progetto “PERIFERIE INFINITE. Dalle periferie locali alle periferie mondiali” (Avviso pubblico “Periferie al centro”,  intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e Assessorato al  Bilancio e programmazione unitaria, Politiche Giovanili, Sport per tutti coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese).

Inizio alle ore 19.00, sulla piattaforma digitale Zoom. La partecipazione è gratuita ma la prenotazione è obbligatoria, inviando una mail all’indirizzo info@teatrodelleforche.com.

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“Corso Due Mari: Taranto tra amore e guerra” (2019, Il Foglio edizioni – Piombino)

Sullo sfondo di una città in piena espansione, sede della base navale più importante del Regno, con i suoi caffè e ristoranti alla moda e i balli al Circolo Ufficiali, si snoda la storia di una famiglia tarantina. Una storia fatta di altre storie, di uomini e donne che si incrociano, di amicizia, amore, scoperta di sé: in questo romanzo sapiente è la commistione tra la realtà degli avvenimenti degli anni ‘30 e ‘40 e un racconto di fantasia che ben si interseca con le vicende belliche.

È un libro sulla caduta degli ideali di un’intera generazione, attraverso le parole di chi ci aveva creduto e che poi si trovò a vivere, nel modo più drammatico possibile, la fine di un’illusione durata più di vent’anni.

La fame, i bombardamenti, le persecuzioni e la morte irrompono nelle esistenze dei protagonisti, mutando le loro prospettive e la loro visione della vita, e nulla sarà mai più come prima.

Le vicende belliche vissute dalla città sono narrate con vivido realismo, dal bombardamento della “Notte di Taranto” all’occupazione alleata post armistizio, vissute con gli occhi dei componenti della famiglia, che alla fine della guerra e dopo essere passati attraverso vicissitudini e dolori di ogni tipo, non rinunciano però alla speranza di una rinascita.

Con delicatezza e con rigore storico l’autrice ci conduce in una Taranto perduta, che vive solo nei ricordi di chi l’ha vissuta e l’ha saputa tramandare.

L’autrice Carla Dedola è  nata a Taranto nel 1964 e vive da diversi anni a Bari, dove ha gestito locali noti per essere stati il punto di incontro dell’associazionismo cittadino, di intellettuali e artisti e dove ha promosso molteplici iniziative in ambito culturale e politico.

Da sempre attiva nelle battaglie per i diritti civili e la parità di genere, è una grande appassionata si storia contemporanea e militare.

Ha sempre mantenuto vivo il legame con la sua città d’origine e i suoi due mari.

Ricordiamo “PERIFERIE INFINITE. Dalle periferie locali alle periferie mondiali”

Progetto a cura del Teatro delle Forche – società cooperativa capofila della rete costituita con l’associazione culturale “Il Serraglio” di Massafra, il Circolo Arci “SvegliArci” di Palagiano e la Cooperativa Sociale “Il Sole” di Statte – vincitrice dell’Avviso pubblico “Periferie al centro”,  intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e Assessorato al  Bilancio e programmazione unitaria, Politiche Giovanili, Sport per tutti coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese.

Prendendo il nome da un verso del poeta Vittorio Bodini, parte da una periferia nel sud dell’Italia per guardare alle periferie del mondo e integrare le persone sia native che immigrate nel cuore dello sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità, e coinvolge i territori di Massafra, Palagiano e Statte.

Nella foto la locandina .”Leggere..arma d’istruzione di massa”.

Nino Bellinvia

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