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ROMA, 10.02.21 – Durante le consultazioni con le parti sociali di questo pomeriggio Greenpeace Italia ha consegnato al presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi il rapporto “Italia 1.5”, scenario di rivoluzione energetica – commissionato dall’organizzazione ambientalista all’Institute for Sustainable Future di Sydney (ISF) – all’insegna della transizione verso le rinnovabili e della totale decarbonizzazione del Paese. Un piano che permetterebbe all’Italia di rispettare l’Accordo di Parigi, diventando a emissioni zero, con vantaggi economici, occupazionali e di indipendenza energetica.

«Secondo il nostro studio “Italia 1.5”, infatti, con una rivoluzione energetica che punti con decisione alla totale decarbonizzazione del Paese e allo sviluppo delle rinnovabili, entro il 2030 in Italia si avrebbe la creazione di 163 mila nuovi posti di lavoro: un aumento del 65 per cento circa dell’occupazione diretta nel settore energetico. Anche dal punto di vista economico la transizione potrebbe essere interamente finanziata grazie  ai risparmi derivanti dalla mancata importazione di combustibili fossili al 2030. Un cambio sistemico che condurrebbe a enormi vantaggi economici nei decenni a seguire», dichiara Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.

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Per Greenpeace, l’Italia non può perdere il treno della transizione ecologica ed energetica, una delle fondamenta sulle quali basare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il PNRR è ampiamente migliorabile proprio sul versante delle rinnovabili, della mobilità e dell’agricoltura, come riportano le osservazioni fatte dall’organizzazione ambientalista all’ultima bozza disponibile.

«Siamo contenti dell’incontro con il Presidente incaricato. La conferma della creazione di un Ministero della Transizione Ecologica è una novità di rilievo, afferma Ivan Novelli, Presidente di Greenpeace Italia. «Ci auguriamo che le ministre e i ministri che comporranno il futuro governo Draghi abbiano competenze in campo ambientale e sappiano affrontare l’emergenza dei cambiamenti climatici. A questo proposito, abbiamo proposto l’istituzione di una figura che si occupi esclusivamente di clima, come negli Stati Uniti con la nomina da parte del presidente Biden come inviato speciale di una persona del livello di John Kerry», conclude Novelli.

L’organizzazione ambientalista, inoltre, ha consegnato a Draghi una lettera firmata da Fridays For Future Italia, con la quale attiviste e attivisti del movimento nato nel solco degli scioperi per il clima organizzati da Greta Thunberg chiedono all’ex Presidente della BCE di portare avanti ad ogni costo – “Whatever it takes‘” – provvedimenti per uscire dall’emergenza climatica.

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