ROMA, 17.02.21 – «L’attenzione riservata alle emergenze climatica e ambientale in corso, nelle parole pronunciate questa mattina in Senato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, è un segnale importante». Così Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace, commenta il discorso programmatico del presidente Draghi nell’aula di Palazzo Madama.
Secondo Greenpeace, se vorrà dare un seguito concreto a queste parole, il governo Draghi dovrà agire subito in campo energetico, con provvedimenti per dotare il Paese delle necessarie infrastrutture per la transizione energetica, a cominciare dagli interventi sulle reti e sugli impianti di accumulo e batterie. Si tratta, infatti, di una condizione indispensabile per raggiungere i nuovi obiettivi europei e, in prospettiva, per puntare a un Paese al 100 per cento rinnovabile. Così facendo si creerebbero, inoltre, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro.
Greenpeace chiede al nuovo Governo un miglioramento del PNRR lato politiche climatiche, energetiche e ambientali. E la realizzazione di provvedimenti che puntino a migliorare la situazione del Paese in tema di agricoltura, mobilità sostenibile, economia circolare, tutela della biodiversità.
Venerdì prossimo, con il voto sul decreto Milleproroghe, il governo Draghi sarà chiamato al primo banco di prova sulla transizione energetica. Una immediata azione concreta per dimostrare la volontà dell’Esecutivo di andare nella direzione giusta sarebbe una nuova, definitiva moratoria trivelle. Cioè un divieto permanente a ogni nuova attività di prospezione, ricerca e sfruttamento di gas e petrolio sul territorio nazionale, a terra e in mare.
Greenpeace, come sempre, monitorerà ogni passo fatto dal nuovo Governo. «Siamo pronti a confrontarci su tutto, ma denunceremo ogni scelta che contrasti con gli annunci fatti e con l’urgenza che ci impone l’emergenza climatica e ambientale in corso. Non possiamo più permetterci di sbagliare, è il momento di agire con serietà e rapidità», conclude Onufrio.