L’Organizzazione rinova l’appello a tutti gli interessati, in particolare alle forze di sicurezza, a rispettare i diritti dei manifestanti pacifici e a salvaguardare il benessere di tutti i bambini e i ragazzi
La scioccante uccisione di un ragazzo di meno di 18 anni a Mandalay, in Myanmar, avvenuta sabato scorso conferma i peggiori timori riguardo alla sicurezza dei minori durante le manifestazioni. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per difendere i bambini a rischio e garantire loro un futuro,
L’Organizzazione, nell’esprimere vicinanza alla famiglia di questo ragazzo e delle altre vittime a Mandalay, rinnova l’urgente appello a tutti gli interessati, in particolare alle forze di sicurezza, a rispettare i diritti dei manifestanti pacifici e a salvaguardare il benessere di tutti i bambini e i ragazzi che potrebbero essere tra loro.
‘I bambini hanno diritto a una protezione speciale, come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, un trattato internazionale sui diritti umani di cui il Myanmar è parte e da cui è vincolato. Dobbiamo tutti fare del nostro meglio per proteggere i minori dai pericoli e prevenire ulteriori vittime nei prossimi giorni e settimane” ha dichiarato un portavoce dell’Organizzazione.