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“Nel mese di novembre 2020 la piattaforma Just Eat preannunciava l’assunzione dei propri rider con contratto di lavoro subordinato a partire da gennaio 2021. In realtà siamo a marzo 2021 e non si vede alcun lavoratore assunto, solo mere comunicazioni diffuse sul web da Just Eat in cui si propone un contratto di lavoro subordinato di 10/20/30 ore settimanali, a 7,50 euro più bonus eventuali. A ben vedere se moltiplichiamo 7,50 per 10 ore otteniamo 75 euro per 4 settimane pari a 300,00 euro lorde mensili. Sottraendo la contribuzione fiscale e previdenziale si arriva a meno di 200,00 euro al mese. Verrebbe da precisare: meglio il reddito di cittadinanza che una oggettiva precarizzazione del lavoro. Non sappiamo se Just Eat o altre piattaforme daranno seguito alle assunzioni dei propri rider con contratto subordinato, ma questo porterà ad un esercito di precari che saranno vincolati a lavorare per una sola piattaforma e a garantire prestazioni a orari fissi. Evidentemente il lavoro autonomo e il contratto CCNL Rider sottoscritto tra AssoDelivery e UGL garantisce non solo un compenso più alto, ma anche la libertà di scegliere quando lavorare, come pure la possibilità di effettuare prestazioni con più piattaforme. In tal senso, l’UGL inizierà una mobilitazione per difendere il lavoro autonomo e tutelare così l’interesse dei rider. #AutonomoSiautomaNo”. Lo ha dichiarato Vincenzo Abbrescia, Segretario Nazionale UGL Rider, in merito alla necessità di salvaguardare le garanzie previste dal lavoro autonomo.

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