La stagione concorsuale del Comune di Cassano per il reclutamento di nuovo personale dipendente, ora sta per entrare nel vivo.
Dopo anni dunque, si torna finalmente ad assumere personale; tanti sono i concorrenti che riversano speranze in queste opportunità ed aspirano a servire la città con le loro conoscenze e competenze.
L’auspicio è che presto il braccio operativo della macchina amministrativa, sia costituito da giovani e fresche intelligenze che, in rispettosa sinergia con una nuova amministrazione, possano avviare un processo virtuoso di risanamento e di rilancio.
Ciò si svolge tuttavia in un contesto molto particolare, acuito in parte dalla grave emergenza sanitaria convertitasi anche in emergenza economica che investe tutto il Paese, dall’altissimo tasso di disoccupazione sul territorio e dagli strascichi di uno scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose che ha lasciato ancora oggi la comunità percossa e sbalordita.
Esiste quindi un gap da colmare da parte delle Istituzioni, ed in primis dal Comune che rappresenta quella più vicina al cittadino, che dovrà moltiplicare gli sforzi per recuperare credibilità e fiducia.
Già mesi addietro, un valido consigliere di opposizione, presentò invano un’interpellanza chiedendo lumi sulla composizione delle commissioni esaminatrici dei concorsi.
In quell’occasione Papasso, abituato alle selezioni di personale con le modalità degli anni ’80, non capì il senso delle considerazioni e rimproverò di brutto l’opposizione, rea di aver messo in dubbio i valori della sua (dis)amministrazione. Considerati i tanti concorsi in itinere, non sarebbe stato più opportuno costituire mediante avviso pubblico un Albo degli Esperti dai quali poter di volta in volta, tenendo conto delle professionalità e competenze sulle materie oggetto delle prove, attingere estraendo a sorte i membri delle commissioni?
Anche il Segretario Comunale, in qualità di Responsabile del settore AA.GG, intervenendo durante i lavori consiliari – con il suo solito approccio “naif”, come se fosse appena rientrato da una missione sulla Luna – giustificò la scelta di adottare commissioni interne, rifugiandosi in un inedito “così si è sempre fatto”- dimenticandosi che purtroppo, rispetto alla storia passata, di recente il Comune è stato interessato da un gravissimo provvedimento di scioglimento, “lo prevede un articolo dello Statuto Comunale” – lo Statuto è una fonte di diritto secondario e non certo la Carta Costituzionale, per una questione di economicità così da non gravare sulle casse dell’Ente. Dunque, secondo il parsimonioso Segretario Comunale, l’Ente per risparmiare non può sostenere il costo di qualche centinaio di euro per degli esaminatori esterni, mentre invece può tranquillamente sostenere in pieno lockdown i costi di campagne insensate per le stampe di manifesti augurali per i nonni, per le mamme, per gli innamorati, in occasione di San Faustino, ecc…
Nell’espletamento dei concorsi che avverranno a breve si chiede ancor più rigore, ancor più trasparenza, ancor più imparzialità, affinché ancor prima che nasca, possa abortire qualsiasi eventuale dubbio.
Lo si deve ai tanti giovani, ai tanti padri e madri di famiglia che si stanno preparando per sostenere le prove.
Ed è in virtù di ciò che si indirizza questo pubblico invito all’A.C. e al Segretario Comunale per rivedere la composizione di tutte le commissioni esaminatrici, al fine di prevedere che almeno il 50% degli esaminatori sia costituito da soggetti esterni al Palazzo e di indubbia serietà ed imparzialità.
Cassano Allo Ionio, 16/03/2021
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