In questo periodo di pandemia ne ho sentite di tutti i colori, anche da parte di chi dovrebbe invece comunicare in maniera pacata ed abbastanza oggettiva in merito alla patologia in atto che sta mietendo vittime soprattutto in Italia. Non avevo però mai sentito dire che uno studio recentemente pubblicato da IVI e presentato all’ultima edizione del Congresso dell’American Society for Reproductive Medicine (ASRM), uno dei più importanti convegni a livello mondiale sulla medicina della riproduzione, ha dimostrato che gli individui con il gruppo sanguigno 0 positivo e Rh positivo presentano una maggiore protezione contro il COVID-19, in quanto, nei portatori di questo sangue, ci sarebbe la presenza di anticorpi positivi IgM o IgG, come è stato constatato sulla base di un esame campione su 6.140 pazienti affetti da SARS-Cov-2.
Non sono medico e non me ne intendo di queste cose molto al di sopra della mia cultura in questo settore specifico, ma la notizia, che mi ha determinato un transfert verso il 1968 sul…parto di mia moglie, nel corso del quale, una fortunata coincidenza fra me e lei con riferimento al gruppo “zero” e che ha evitato complicanze nella nascita di mia figlia, mi ha provocato la riflessione che segue, non sottacendo di essere stato proprio io a comunicarlo al medico-ostetrico all’esterno della sala parto…che mi ha ringraziato in quanto all’oscuro di questa coincidenza.
Ecco la riflessione : “Al di là di detto parto avvenuto oltre mezzo secolo fa, sarà vero che il gruppo “zero” potrebbe avere dei risvolti positivi che, facendo i debiti scongiuri, determinano problemi al Covid stesso, grazie alla presenza di vari anticorpi come quelli che vengono prodotti dalle varie case farmaceutiche ?”
Se così fosse, lo ripeto da profano, e non solo per me, perché prima di far inoculare il vaccino che potrebbe avere anche qualche risvolto, non vengono analizzati di anticorpi già in possesso da parte del potenziale inoculato portatore del succitato gruppo sanguigno?
O sarebbe troppo complicato e dispendioso in corso d’opera ?
Arnaldo De Porti
Belluno Feltre