Roma, 22 mar. – “La pandemia ha rafforzato l’amicizia e il dialogo tra Italia e Germania. Grazie anche ai gesti di solidarietà del popolo tedesco verso quello italiano. A partire dal ponte aereo promosso dall’Ambasciata di Germania. Che ha permesso, nel marzo 2020, di trasportare 44 pazienti bergamaschi negli ospedali dei Lander tedeschi. E di salvare così la vita a trenta di essi, altrimenti destinati a morte certa. Nei giorni di peggiore contagiosità, l’Ambasciata di Germania a Roma collaborò costantemente con il Dipartimento della Protezione Civile, l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e le varie autorità e cliniche tedesche, trasportando i pazienti dall’aeroporto di Bergamo alle strutture ospedaliere di varie città tedesche – tra cui Lipsia, Dresda, Colonia, Bonn, Bochum, Essen, Norimberga, Erlangen e Wuerzburg”.
“Un vero e proprio ponte aereo. Che è stato realizzato attraverso il supporto dell’esercito federale – Bundeswehr, dell’aeronautica militare e del trasporto privato. I costi dei trasporti in Germania e dei ricoveri ospedalieri di tutti i pazienti italiani sono stati interamente coperti dalla Repubblica Federale. I pazienti italiani furono accolti nei reparti di cura intensiva di diversi ospedali in Sassonia, Baviera e Nordreno-Vestfalia, nelle cliniche della Croce Rossa tedesca della Renania Palatinato e negli ospedali militari di Amburgo e Renania Palatinato”.
“Era la notte del 23 marzo, esattamente un anno fa, quando partì il primo volo diretto a Lipsia con a bordo due pazienti italiani. Sono passati dodici mesi. Stiamo ancora lottando contro il virus e le sue conseguenze. Sia sanitarie che economiche. Questo grande gesto di solidarietà compiuto dalla Germania testimonia come l’amicizia tra i popoli sia tutt’altro che un valore astratto. Ma, al contrario, rappresenti uno strumento molto concreto di aiuto, anche durante i periodi più bui della storia”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri.