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Due secoli di immigrazione hanno lasciato tracce profonde nel tessuto sociale, economico e culturale del paese caraibico. Artigiani, imprenditori, artisti, militari: chi sono gli emigrati che hanno fatto onore all’Italia. Roma deve appropriarsi di questa eredità.

 

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I pugliesi partirono nel dopoguerra alla ricerca di una vita migliore. Durante gli anni Sessanta si contarono  circa 300.000 italiani emigrati dal proprio paese d’origine che furono  accolti in Sud America.

 

È bene ricordare che  a  quel tempo, il Venezuela era una terra ricca di giacimenti e questo permetteva di ricominciare una nuova vita.

 

Molti pugliesi si sono anche  arricchiti nel campo petrolifero ma l’idillio si trasformò ben presto in inferno : quando Chavez salì al potere e attuò una politica di azzeramento nei confronti dei nostri cari conterranei fino al punto di  portare  via a loro tutte le aziende.

 

La politica imperversante  voleva  mettere  fine al capitalismo, di conseguenza la situazione per i Pugliesi emigrati cambiò  drasticamente poiché, a causa della dittatura,  persero  tutto.

 

Restarono senza  più un lavoro e  una vita dignitosa, finanche  gli oggetti più semplici diventarono  beni di lusso. Fece scalpore all’epoca , la notizia del costo esoso della carta igienica a causa della  ’iperinflazione .

 

Oggi purtroppo nulla è mutato .

 

Sono anni che in Puglia giungono i messaggi di amici e parenti che raccontano la drammatica situazione del Venezuela. Questo non è un momento come altri, è importante che l’Italia non li faccia sentire soli che la Puglia non faccia sentire soli i pugliesi che rientrano .

 

È necessario auspicare   che questi pugliesi raccontino  le loro vicende attraverso i canali italiani senza  paura : all’uopo  l’ANIM (l’associazione degli italiani nel mondo), in collaborazione con  ITALIA ETICA (amor di Patria e dignità ai cittadini) intendono promuovere questa  narrazione .

 

Narrare rappresenta l’unico modo che l’essere umano possiede per far conoscere un accaduto o la propria storia. Non è possibile, infatti, presentarsi al mondo se non narrandosi.

 

Tutti i popoli della storia hanno fatto uso della narrazione : il racconto dà forma alla nostra esperienza.

 

 

Vogliamo, inoltre  riproporre, come fatto in passato, all’Assemblea Regionale della Regione Puglia e al Presidente della Regione Puglia, Dr. Michele Emiliano,di reperire dei fondi per aiutare i nostri conterranei che sono ancora in Venezuela e di aiutare quelli che sono rientrati. I figli di chi aveva aziende di successo in Venezuela ora vogliono trovare un modo per tornare nella nazione dei loro nonni. Lì manca tutto: medicine, cibo, vestiti. Scarseggia tutto. Dobbiamo aiutarli a tornare.

 

Abbiamo il dovere di aiutarli.

   

Per questo chiedo al Presidente della Regione Puglia, di intervenire con interventi idonei a favore dei nostri corregionali pugliesi residenti in Venezuela e quelli che sono stati costretti a rientrare.

 

L’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo ‘ANIM’, APS’, intende promuovere un incontro con i pugliesi che sono rientrati, per conoscere le loro storie, scrivere le loro storie far conoscere le loro storie di vita vissuta in Venezuela.

Per eventuali informazione, si prega di scrivere a presidenteanim@gmail.com, segreteria.anim@gmail.com

 

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