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“Leggiamo con grande preoccupazione i dati che emergono dall’Osservatorio permanente sullo stato dell’assistenza ai pazienti non Covid-19, contenuti nel terzo Rapporto di Salutequità. È una fotografia che testimonia quanto la componente di diritto pubblico non riesca da sola a dare una risposta concreta ed efficace alla domanda di salute dei cittadini. Proponiamo, quindi, al Governo, ancora una volta, di utilizzare la potenzialità inespressa della nostra componente per garantire un diritto costituzionale, affrontando il problema della spesa bloccata sine die per il nostro comparto che, facendo parte a pieno titolo della rete sanitaria, agisce a tutela della salute della collettività”. E’ quanto afferma Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, che aggiunge: “Secondo il Rapporto Salutequità vengono svolti meno screening oncologici, oltre 2,1 milioni, e sono sempre di più le persone che rinunciano a curarsi, con un aumento del 40% nel 2020, in misura maggiore le donne. Una riduzione che ha prodotto 13.011 minori diagnosi tra lesioni, carcinomi e adenomi avanzati. Tra l’altro, l’ultima Relazione sullo stato del nostro sistema sanitario risale a oltre 8 anni fa. E’, invece, urgente rilevare la reale capacità dell’assistenza ai malati non Covid e le eventuali difficoltà nel loro accesso alle cure e alle diagnosi”.

“Impressiona – prosegue Cittadini – il fatto che ad esempio in Lombardia a causa del Covid si siano persi 2,4 anni di vita, il 10% di un’intera generazione, con evidenti differenze tra le Regioni. La contrazione dell’accesso alle cure ha influito anche sull’accesso alle terapie innovative, in particolare nel periodo gennaio-settembre 2020, con una riduzione della spesa dei farmaci innovativi non oncologici di -122,4 milioni di euro rispetto al 2019. Si tratta di un segnale che fa capire molto bene quanto sia a rischio lo sviluppo della ricerca e la conseguente qualità stessa delle cure. L’Aiop continua a garantire, come fatto finora, la massima sinergia, affinché il SSN torni ad essere il fiore all’occhiello del nostro Paese” conclude.

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