Le specie protette si attraggono. Le graziose tortore dal collare, specie protetta, amano trascorrere la mattinata nella chioma del pino, albero protetto. Un albero davanti alla finestra è una grazia di Dio. Eppure qualcuno vorrebbe abbatterla, la grazia di Dio, con dispiacere delle tortorelle e dispiacere mio. Anzi, due pini vorrebbero abbattere. Le ragioni? Le ho esposte qualche giorno fa al dottor Piermario Imperi, responsabile dell’Ufficio Giardini del IV Municipio di Roma. Così: “Alcuni inquilini del palazzo dove abito, hanno richiesto ai Vigili della Polizia Locale, di far abbattere due pini che crescono vicino all’edificio. Le ragioni sarebbero le seguenti: i pini oscillano quando tira vento (ma guarda un po’), e quindi potrebbero cadere e fare danni. Un’altra ragione è che un inquilino soffre d’allergie e i pini lo fanno starnutire. Ora, poiché i due pini a mio modesto parere sono fortissimi, giacché non sono caduti con tutto il vento che ha soffiato negli ultimi tempi, e poiché sempre a mio parere avere alberi vicino alle finestre è una vera fortuna, soprattutto d’estate, perché significa avere in dono ossigeno e frescura, mi sembrerebbe opportuno al più potare gli alberi, ma non abbatterli. Ovviamente se un perito da Voi incaricato, dovesse riscontrarne la pericolosità, il discorso cambia”.
Renato Pierri