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PER UNA VERA E CRISTIANA PASQUA FERMIAMO CON LE NOSTRE SCELTE ETICHE IL MASSACRO INCIVILE E DISUMANO DI INNOCENTI E INDIFESI AGNELLI RIFIUTANDO DI MANGIARLI!

 

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Solo le nostre consapevoli e cristiane scelte potranno fermare la strage di innocenti e indifesi esseri viventi come i neonati agnelli e capretti non solo a Pasqua ma in ogni periodo dell’anno. E’ un nostro dovere etico e morale fare sì che sia fermata la crudele e disumana strage di agnellini e capretti effettuata tramite la pratica primitiva dello sgozzamento e del dissanguamento che nel terzo millennio non dovrebbe più trovare posto in una società che si dichiara civile ed evoluta.
L’amore ed il rispetto verso ogni creatura dovrebbero essere i principi fondanti di ogni religione e di ogni nazione laica. Quanto poi sia vicina la crudeltà dell’uomo è cosa da sempre dimostrata e conclamata con l’agire insensato e violento dell’uomo contro l’uomo e contro ogni altro essere vivente in ogni parte del mondo.
Già nel 570 a.c. il grande filosofo e matematico Pitagora affermava: “Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore”.
Dunque è il tempo di dire basta alla crudeltà e alla violenza con le nostre consapevoli e ‘umane’ scelte di vita quotidiana, alla crudeltà, che peraltro nulla ha da spartire con il Cristianesimo: ‘Agnello di Dio’ riferito a Gesù, nei confronti di lattanti e indifesi esseri viventi, come gli agnellini e capretti. Un messaggio che vale per ogni essere vivente senziente verso cui l’uomo non avrebbe alcun diritto di togliere la vita.
La scelta di non mangiare più animali è anche una scelta di amore verso tutti gli esseri umani in quanto l’89% delle terre coltivate, viene impiegato per la nutrizione di circa 15 miliardi di capi di bestiame allevati dall’uomo, per non parlare del consumo di acqua potabile elemento vitale per la nostra sopravvivenza (bel 15 mila litri per un chilo di carne).
Questo significa che se tutti i terreni coltivabili della terra venissero utilizzati esclusivamente per produrre alimenti vegetali per l’uomo, si potrebbe sfamare una popolazione 5 volte superiore a quella attuale: risolveremmo il problema della fame nel mondo che ogni anno condanna a morte provocando quasi la metà (45%) dei decessi solo di bambini sotto i cinque anni – 3,1 milioni di bambini ogni anno.
Ecco perché la scelta di non consumare carne è l’unica veramente in grado di fare la differenza per la sopravvivenza e di conseguenza per la conservazione della Terra unico luogo dove possiamo continuare a vivere. Senza che nessuno continui a morire di fame e di sete, di freddo, di povertà e di conflitti.

 

Alfio Lisi
Portavoce Free Green Sicilia

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