«Per consentire la ripartenza del Centro regionale di Neurogenetica, che ha sede a Lamezia Terme, occorre presto rivedere un decreto del commissario alla Sanità calabrese del marzo 2020 e una deliberazione attuativa dell’Asp di Catanzaro, dello scorso agosto, che hanno staccato il laboratorio di genetica molecolare dallo stesso Centro, annettendolo sulla carta e senza atti successivi alla Genetica medica dell’Università di Catanzaro, peraltro in mancanza della volontà degli interessati». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che precisa: «Al fine di risolvere il problema in via definitiva, ho chiesto un incontro urgente con il commissario Guido Longo e con i suoi due sub-commissari, con la partecipazione dg del dipartimento regionale Tutela della salute e con la direttrice del Centro in questione, la professoressa Amalia Bruni, con cui ho già discusso a lungo delle necessità della struttura». «Bisogna consentire al Centro, nato con legge regionale, di perseguire le proprie finalità, che sono l’assistenza, la diagnosi, lo studio e la ricerca nell’ambito delle patologie neurodegenerative. Allo stato, il centro ha risorse regionali e da ultimo un finanziamento di 500.000 euro per la ricerca, che però non può spendere per causa dei riferiti impedimenti burocratici». «Si tratta – conclude D’Ippolito – di questioni che si possono e devono risolvere, visto che il Centro ha prodotto, con pubblicazioni scientifiche internazionali, la definizione di modelli di studio per comprendere le patologie neurodegenerative, identificando cause, forme mai descritte e fattori di rischio genetici. Peraltro, finora questa struttura ha preso in carico oltre 13.000 pazienti, di cui il 14% da altre regioni».