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Sono stati e sono mesi difficili per il mondo della musica, dello spettacolo, della cultura in genere, che, come altri settori, ha dovuto piegarsi all’emergenza sanitaria. Tutta colpa di un alieno, sotto forma di un virus invisibile. E quello culturale è stato il primo settore a fermarsi, a chiudere  musei, sospendere festival, spettacoli, concerti, cinema, a sacrificarsi per responsabilità civile e per decreto. Ma la cultura non si è arresa e ha cercato altre strade per continuare ad esistere. A cascata sono comparsi tour virtuali nei più grandi musei del mondo, documentari, concerti, spettacoli teatrali  su piattaforme istituzionali e  free. Tutto fruibile gratuitamente per venire in soccorso a una umanità smarrita. Anche I Solisti Aquilani si sono mossi in questa direzione, ma oggi fanno un passo avanti con la produzione di un nuovo CD dedicato a  Wolfgang Amadeus Mozart.

E in qualche modo “tornano a casa”, all’Auditorium del Parco, che ha ospitato in questi anni i loro numerosissimi concerti. Qui, dal 16 al 21 aprile, l’ensemble sarà impegnato nella registrazione audio-video dei tre Divertimenti K 136, K 137, K 138 e “Eine Kleine Nachtmusik”. Le riprese televisive saranno curate dal Centro Sperimentale di Cinematografia dell’Aquila – Scuola Nazionale di Cinema.

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“La cultura è vita– afferma il Direttore artistico dei Solisti Aquilani Maurizio Cocciolito – e la musica fa bene all’anima, ha un effetto terapeutico su chi la ascolta. Abbiamo dovuto rinunciare e stiamo rinunciando, non soltanto a una parte della nostra libertà, ma anche a quella parte della nostra vita che ha a che vedere con il tempo libero e il bisogno di leggerezza. L’emergenza Covid – continua Cocciolito – ha cambiato le nostre abitudini e le nostre vite, ma non bisogna fermarsi mai e andare avanti con fiducia e passione. Del resto L’Aquila è tristemente abituata alla resilienza e la cultura, neppure a pochi giorni dal terremoto arretrò”.

Dal mese di giugno i Solisti Aquilani riprenderanno in pieno l’attività concertistica con la partecipazione a numerosi festivals in Italia e all’estero.

I Divertimenti per soli archi furono scritti tra gennaio e marzo del 1772 a Salisburgo e appartengono alla produzione strumentale di un Mozart sedicenne, che assorbe e assimila esperienze e stili altrui, specialmente della scuola barocca e della sinfonia d’opera italiana. Si tratta di musiche di piacevole ascolto, dalla scrittura semplice e lineare e dai giochi armonici chiari e precisi, improntati ad un classicismo molto equilibrato. Tra le Serenate l’esempio più luminoso e universalmente conosciuto è Eine Kleine Nachtmusik K 525, composta nell’agosto del 1787. Essa sembra richiamarsi alle composizioni giovanili salisburghesi  ed è stata scritta molto probabilmente in occasione di una ricorrenza festiva, destinata ad una esecuzione da tenersi in un elegante cortile o nel  giardino di un palazzo principesco, secondo le abitudini della società mecenatistica del tempo.

I brani saranno concertati dal Primo violino dell’orchestra, Daniele Orlando.

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