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La notizia: “Scavalcando Pierpaolo Sileri e il Senato e snobbando i medici che raccolgono prove da un anno, il ministro affida a Gianni Rezza il compito di stilare nuove linee guida per le terapie domiciliari. E le tiene bloccate dal 30 marzo. Il grande mistero è: per quale motivo Roberto Speranza sta ostacolando in ogni modo le cure domiciliari per il Covid? Ne esistono varie, a cui si sono dedicati luminari come Luigi Cavanna o Andrea Mangiagalli. Eppure manca ancora un protocollo nazionale che permetta a tutti i medici italiani di utilizzarle a dovere. E perché manca? Perché il ministro della Salute si ostina a tenerlo fermo, con ogni mezzo necessario” (La Verità del 26 aprile).
Ormai anche i sassi sanno che il protocollo “vigile attesa e paracetamolo” ha fatto sì che tanti malati di Covid siano finiti in ospedale per la terapia intensiva e poi all’altro mondo, ma sembra che l’indicazione per i medici goda delle simpatie del ministro Speranza. Ed io queste notizie devo cercarle sui giornali di destra, che non ho mai amato, giacché il ministro Speranza gode delle simpatia dei giornali di sinistra. Strani effetti di questa pandemia. Non avrei mai pensato che mi sarei trovato tante volte a dar ragione a personaggi politici le cui idee sono del tutto opposte alle mie. Non avrei mai pensato di preferire in Tv, a Giovanni Floris e a Bianca Berlinguer, Mario Giordano, la cui trasmissione oltre a dire la verità sugli errori gravi del ministro Speranza, è anche divertente.
Renato Pierri

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