Roma, 30 apr. – “La riforma della cooperazione internazionale, introdotta con la legge 125 del 2014 va nella giusta direzione: un superamento del paternalismo post coloniale verso un modello di cooperazione inclusiva e partecipata. Che coinvolga ulteriormente i paesi ricettori dei fondi. Con un modello fondato sul partenariato e sulla collaborazione reciproca”.
“Proprio l’emergenza pandemica e l’impatto del Covid sulla cooperazione allo sviluppo hanno reso evidente quanto sia importante immaginare e anticipare gli scenari futuri. Ad esempio con la creazione del fondo Covax, i paesi occidentali contribuiscono al supporto nella vaccinazione dei paesi meno sviluppati. Così come con il Fondo Global si possono finanziare test, mascherine e ossigeno.
La cooperazione allo sviluppo può essere veicolo per una maggiore incidenza della nostra politica estera. Soprattutto in paesi strategici per il nostro paese”. Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri, moderando l’incontro on line del cantiere esteri di Italia Viva ‘Il ruolo della cooperazione internazionale come strumento di politica estera’.