Con gli scarti di produzione l’Azienda supporta l’artista carrarese nello sviluppo del suo progetto di Arte Distopica.
Bencore è una realtà conosciuta in tutto il mondo da architetti e designer per gli inconfondibili honeycomb che tanto stimolano una creatività basata su applicazioni innovative dei materiali e tecnologie evolute.
Già orientata per strategia e scelta aziendale ad una produzione sostenibile ed al riciclo degli scarti di produzione, oggi Bencore sta affiancando nel suo originale percorso artistico Paolo Nicolai, architetto carrarese che, dopo anni di onorata professione, sta dedicando le sue risorse allo sviluppo di un progetto di Arte Distopica: strumento libero di autoriflessione che, nel caso di Nicolai, dona nuova vita a buona parte di quelle famigerate(spesso erroneamente) materie plastiche, giunte a fine del loro ciclo vita o derivanti dagli scarti delle diverse produzioni/lavorazioni.
L’esperienza che stanno vivendo
l’Architetto e Scultore Paolo Nicolai e Bencore
Paolo Nicolai ci racconta il concept che lo ha portato a creare queste sculture così singolari: la volontà fino dagli inizi è stata quella di dare una seconda vita alla plastica e nobilitarla, utilizzando gli scarti del processo produttivo.
Recuperare e creare secondo le regole dell’economia circolare, allungando il ciclo vita dello scarto fino all’infinito, superando i limiti stesso del tempo e della routine che regola il mondo industriale.
‘’L’incontro con Paolo Nicolai – afferma Giorgio Bianchini CEO di Bencore- è stato quasi romantico. Ci siamo trovati e subito abbiamo registrato molte affinità elettive. Noi produciamo materiali per il design e l’architettura, non ambiamo a fare arte, ma siamo molto contenti del fatto che ciò che noi definiamo ‘scarto’ di produzione entri a far parte di un progetto artistico così originale ed intenso come quello di Nicolai.’