AISLA, Fulvia Massimelli è il nuovo presidente
Il Consiglio Direttivo si batterà per rendere concrete le buone pratiche assistenziali e mettere in campo ogni strumento utile alla ricerca scientifica di eccellenza sulla SLA
Milano, 17 maggio 2021 – L’Assemblea Nazionale dei Soci, che si è svolta sabato 15 maggio 2021, ha eletto il Consiglio Direttivo Nazionale che guiderà nei prossimi tre anni AISLA, l’Associazione Italiana che da 38 anni si occupa della tutela, ricerca e assistenza delle persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Fulvia Massimelli è il nuovo presidente di AISLA. Volontaria dell’associazione dal 1999, Massimelli succede a Massimo Mauro ed è la prima presidente donna nella storia dell’ente.
”Emozionata e consapevole della grande responsabilità e della fiducia che mi sono state accordate, credo di poter dire che AISLA sia diventata negli anni un fattore di rafforzamento concreto, oltre che una vera e propria operazione culturale. – dichiara Fulvia Massimelli – Siamo un’associazione capace di proteggere, resistere e, soprattutto, di ascoltare e rispondere al bisogno di migliaia di famiglie alle prese con una quotidianità drammatica e con risorse sempre più scarse. Ringrazio Massimo Mauro per la tenacia con la quale ha condotto la nostra associazione in questi otto anni e, proprio perché la nostra comunità deve continuare ad esercitare il proprio diritto di autodeterminazione, AISLA continuerà ad essere una realtà consapevole e responsabile capace di creare relazioni vere e profonde”.
Il nuovo Consiglio Direttivo, riunitosi al termine dell’Assemblea Nazionale, ha conferito all’unanimità le nomine della nuova governance a Michele La Pusata quale nuovo vice presidente; Giuseppina Esposito nel ruolo di segretario e ad Alberto Fontana l’incarico di tesoriere. Oltre alle cariche istituzionali, il Consiglio è così composto: Antonio Bianco (Caserta); Rosalino Cellamare in arte RON e testimonial dell’associazione dal 2004; Orietta de Pascali (Lecce); Adele Ferrara (Napoli); Francesca Genovese (Reggio Calabria); Antonello Paliotta (Firenze); Vincenzo Soverino (Asti); Michele Tropiano (Aosta); Paolo Zanini (Trieste). L’Assemblea ha anche provveduto ad eleggere il Collegio dei Revisori: Mario Giusti; Paolo Masciocchi e Aldo Occhetta, i cui supplenti sono Massimo Baiamonte e Luca Labella (tutte le dichiarazioni dei consiglieri sono disponibili sul sito istituzionale www.aisla.it/consiglio-direttivo).
I neo eletti Consiglieri hanno ringraziato i soci per la fiducia concessa e guideranno l’associazione dal 2021 al 2024 (con l’approvazione del bilancio sociale 2023), un triennio particolarmente significativo perché vedrà la celebrazione dei 40 anni di attività.
Con l’obiettivo di rendere concrete le buone pratiche assistenziali nei confronti delle persone con SLA e migliorarne la qualità di vita, sarà prioritario il potenziamento dell’attività di promozione, divulgazione e partecipazione nelle opportune sedi. Affrontare il tema dell’assistenza socio-sanitaria per le persone che vivono situazioni di disabilità complesse come la SLA, infatti, significa necessariamente mettere in campo tutte quelle azioni e strategie per garantire loro la dignità di vivere la malattia, pur nella sua complessità e gravità. Ed è anche per questo che AISLA conferma che continuerà a mettere a disposizione ogni strumento utile al sostegno degli studi più validi e innovativi nella ricerca scientifica di eccellenza, fino a quando la SLA non sarà sconfitta.
Cosa è L’AISLA
L’ AISLA Onlus è l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Fondata nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA, in sinergia con gli organismi nazionali e internazionali e con le istituzioni sanitarie, AISLA è stata riconosciuta nel 1999 dal Ministero della Sanità. Il lavoro dell’associazione si concentra in quattro ambiti di attività: informazione, assistenza, ricerca e formazione. L’Associazione conta più di 2.300 soci, 64 sedi territoriali presenti in 19 regioni. Si avvale di 300 volontari, 9 collaboratori e di una Commissione Medico-Scientifica composta da 19 esperti.