«I conti della sanità calabrese non tornano e nessuno ne risponde. Eppure, la Regione ha un costosissimo advisor contabile, che si chiama Kpmg, di cui ad oggi non si conoscono i risultati». È quanto afferma, in una nota, il deputato Francesco Sapia, di L’alternativa c’è, che alla Camera siede in commissione Sanità. «Finora, Kpmg – prosegue il parlamentare – ha ricevuto più di 10 milioni di euro. Sono una montagna di soldi dei contribuenti calabresi, che si ritrovano senza medici, senza infermieri e senza un’assistenza sanitaria adeguata. È quindi doveroso che la società Kpmg tiri fuori le carte, che dica che cosa ha accertato e ricostruito rispetto ai bilanci delle aziende del Servizio sanitario regionale, i quali restano un mistero e rappresentano un grosso problema del governo, che nella legge Calabria ha imposto ai commissari aziendali di approvare vecchi bilanci nel termine, impossibile, di 90 giorni». «Per fortuna, dopo l’ultima trasmissione di Giletti il caso Kpmg è tornato alla ribalta ed è diventato nazionale. Ho quindi interrogato i ministri della Salute e dell’Economia, visto – conclude Sapia – che in Calabria siamo un bel po’ stufi di promesse che poi si rivelano fumose e vane. C’è la necessità e l’urgenza di conoscere in dettaglio l’operato di Kpmg, anche alla luce delle recenti intercettazioni relative all’inchiesta Sistema Cosenza, che danno l’immagine di una sanità regionale con valutazioni contabili, da parte di alcuni dirigenti pubblici, effettuate secondo un criterio spannometrico, direbbe il celebre giornalista Gian Antonio Stella».