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L’Organizzazione esprime profonda preoccupazione per i bambini delle zone costiere dove le persone hanno perso i raccolti e i mezzi di sussistenza

 A seguito della devastazione provocata dal ciclone Tauktae, che ieri ha colpito la costa occidentale dell’India uccidendo almeno 26 persone e distruggendo migliaia di case, Save the Children sta valutando i danni e le necessità immediate delle comunità più colpite le zone. Il ciclone si è abbattuto sulla regione costiera del Gujarat, già una delle zone più colpite dalla pandemia di coronavirus, sradicando alberi, abbattendo linee elettriche e distruggendo case e raccolti.

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Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, è pronta a rispondere all’emergenza a sostegno della popolazione colpita, anche se i soccorsi sono complicati dalla pandemia di COVID-19.

“Questo è uno dei cicloni più potenti che abbiamo affrontato in India per decenni e non sarebbe potuto arrivare in un momento peggiore, dopo settimane di caos e la devastante perdita di tante vite umane causate dal COVID-19. Migliaia di bambini e le loro famiglie hanno perso le case e il sostentamento, e i danni causati alle strade e alle infrastrutture aggravano la pressione sulle amministrazioni locali che già lottano per far fronte alle ricadute della pandemia”, ha dichiarato Santanu Chakraborty, direttore dell’implementazione del programma di Save the Children India.

“Abbiamo appreso che almeno 3000 case sono state distrutte, un numero enorme di raccolti e bestiame sono andati perduti e ci sono enormi danni all’elettricità e alle linee elettriche, rendendo difficile raggiungere chi ha bisogno di aiuto. Il team umanitario di Save the Children ha iniziato a valutare i danni ed è pronto a rispondere. Il quadro reale diventerà più chiaro nei prossimi giorni, quando conosceremo meglio le priorità delle famiglie e dei bambini colpiti dal ciclone. Siamo particolarmente preoccupati per i minori delle zone costiere dove le persone hanno perso i raccolti e i mezzi di sussistenza: l’impatto di questo ciclone sulle loro vite avrà effetti per molti anni a venire”, ha concluso Santanu Chakraborty.

 

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