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ROMA (28 MAG) – La prima nomina chiusa nella logica delle spartizioni che caratterizza il Governo Draghi è quella che riguarda una società fondamentale nella concretizzazione del Recovery plan. Per Gianfranco Battisti a nulla sono serviti gli importanti risultati ottenuti alla guida di Ferrovie dello Stato, simbolo di come la logica meritocratica non contraddistingua per nulla questa maggioranza. L’importante è piazzare la pedina giusta al posto giusto. Per questo voglio manifestare oggi tutto il mio disappunto per la sua mancata riconferma come AD di FdS.

Proprio adesso che con il PNRR si dovevano programmare e fare importanti investimenti, la grande professionalità di Battisti avrebbe costituito per la nazione e per i cittadini tutti una enorme garanzia proprio in virtù del tanto lavoro fatto in questi anni.

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Di lui abbiamo sempre sentito parlare bene in tutti gli ambiti lavorativi di sua pertinenza perché c’è molta stima nei suoi confronti.

Bisogna constatare con rammarico che questo Governo, che non tutela gli interessi dei cittadini comuni e le loro vite (in particolare ora in pandemia), al quale io non ho dato fiducia, persegue sul solco della vecchia (e pericolosa) politica che solo danni ha arrecato ai territori e ai cittadini.

In chiusura sottolineo come Battisti vada ringraziato pubblicamente per l’egregio lavoro svolto e aggiungo che, in tutto ciò, lo sguardo e il silenzio del M5S, che continua a stare in questa accozzaglia di Governo, è eloquente.

 

Rosa Silvana Abate (Senato – Gruppo Misto)

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