Nelle settimane addietro l’Assessorato all’Ambiente della Regione Calabria ha trasmesso una lettera ai sindaci calabresi con la documentazione da usare come linee guida per la costituzione di ogni singolo Comune in “Comunità energetica rinnovabile”, candidando così di fatto le amministrazioni comunali calabresi ad avere un peso decisivo nello sviluppo delle comunità energetiche in termini sia di promozione, sia soprattutto di partecipazione. Molti sono i contributi stanziati da MISE, Regione e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore dei Comuni per tali progetti di efficientamento energetico; proprio per questo, sempre più diffusi sono gli enti locali dotati di impianti di produzione di energia rinnovabile.
Le comunità energetiche consentirebbero ai Comuni un utilizzo sinergico con il territorio di questi impianti ed estenderebbero la loro efficacia a diversi ambiti come i servizi sociali, l’urbanistica e la produttività.
Per esempio, quando alcuni amministratori del Comune di Cassano (stra)parlano impropriamente di interventi all’avanguardia nelle politiche sociali (!?), dovrebbero sapere che le comunità energetiche possono essere uno strumento utile per contrastare la povertà energetica: l’Ente Comune, titolare di impianti rinnovabili, avrebbe la possibilità di costituire specifiche comunità volte a consentire l’accesso all’energia a soggetti indigenti sostituendo cosi forme di sussidio diretto nel pagamento della bolletta con un accesso diretto e agevolato all’energia. Una formula questa già sperimentata in alcune realtà territoriali con buoni risultati, le quali hanno avviato progetti di “social housing” che prevedono l’utilizzo di comunità energetica per condividere l’energia prodotta, promuovere forme di solidarietà elettrica e abbattere il costo delle bollette per tutti i cittadini.
Anche dal punto di vista dello sviluppo del nostro territorio e del tessuto produttivo, lo strumento delle comunità energetiche si presterebbe molto bene ad essere utilizzato per promuovere e sostenere l’agricoltura della piana di Sibari e del distretto, o un’area PIP, o in ambito urbanistico come strumento per riqualificare una determinata area (che potrebbe essere il centro storico di Cassano e delle altre frazioni, o altri quartieri e contrade del vasto territorio comunale soggetti all’abbandono).
Dunque, quella delle comunità energetiche rinnovabili si configura come un’opportunità determinante per il Comune di Cassano che non può lasciarsi sfuggire. Il tessuto sociale ed economico della nostra comunità vive una lenta e inesorabile agonia ed è ora necessario, prima che sia troppo tardi, un forte scossone di ripresa.
Purtroppo, sappiamo bene ormai che per il Sindaco di Cassano e per la sua squadra – figli illustri della generazione del dissesto finanziario – pare che il tempo si sia fermato agli anni della Prima Repubblica, tant’è che in questi ultimi due lustri di governo cittadino non è stata implementata alcuna strategia di sviluppo, ed al contrario si è finora sempre privilegiato investire ingenti risorse finanziarie in cemento e bitume per la realizzazione di opere pubbliche fini a stesse, senza alcuna minima ricaduta sul territorio, per la gestione delle loro commesse (che si traduce in nuovi amici politici ed apre nuovi scenari elettorali) e la successiva inaugurazione con trombe e tamburi.
Invitiamo chi amministra la città ad abbandonare le “cattive prassi”, smettere di pavoneggiarsi e mettersi seriamente a lavoro per studiare azioni ed interventi di crescita economica apparentemente “intangibili”, in quanto magari non visibili come una piazza, una palestra o un lampione dell’illuminazione pubblica da fotografare, ma che potrebbero cambiare il futuro della nostra comunità.
In tal senso, le Comunità energetiche rappresentano una sfida per Cassano, da raccogliere magari anche con il supporto specialistico delle valide competenze dell’UNICAL, così da dimostrare per una volta di avere le capacità di utilizzare le proprie risorse per generare vera ricchezza e produttività duratura sul territorio.
Cassano Allo Ionio, 15/06/2021
Movimento politico-culturale
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