Inserire tra le tipologie di intervento sanitario domiciliare anche l’assistenza sanitaria agli alunni presso gli istituti scolastici. In questo modo non si priverebbero gli studenti con disabilità della necessarie cure anche all’interno delle scuole. Questo l’impegno chiesto al Governo regionale attraverso un’ordine del giorno di Attiva Sicilia che è stato approvato ieri all’Ars.
“Dare questa opportunità a bambini e ragazzi con disabilità – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – sarebbe un grande passo in avanti: garantirebbe loro la possibilità di partecipare all’intero ciclo scolastico – quest’anno è stato molto complicato – e, inoltre, si eviterebbe ai genitori di supplire di persona alla mancanza di assistenza sanitaria adeguata”.
I Piani di Assistenza individualizzati (PAI), possono prevedere, infatti, nel caso di individui in età scolare, l’assistenza sanitaria presso la scuola a carico del sistema sanitario regionale e svolto prevalentemente dagli affidatari del servizio di assistenza domiciliare integrata. Ma in Sicilia inspiegabilmente la scuola non è riconosciuta come sede dove poter erogare queste prestazioni.
“Quest’anno scolastico – dice Foti – si è consumato nella tragedia di tantissimi genitori che hanno dovuto colmare il vuoto istituzionale della nostra Regione che a colpi di burocrazia elude un diritto fondamentale. Genitori ancora costretti a fare la spola per cambiare cateteri e per dare ai figli il diritto all’istruzione. Rimane così insoluta la grande questione dell’assistenza di carattere sanitario a scuola in Sicilia: nelle altre regioni invece hanno superato questo problema semplicemente indicando la scuola come domicilio dove erogare il servizio”.