Recovery – Amendola, sottosegretario Affari Europei, a 24 Mattino su Radio 24: Ieri “fischio d’inizio” al Pnrr, da italiano vorrei più orgoglio
“Ieri è stata la giornata dell’orgoglio: è arrivato il fischio d’inizio al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e ora si parte”. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, a 24 Mattino su Radio 24. “Abbiamo le risorse e le forze per uscire da questo tunnel, e quello di ieri è stato un bel messaggio all’Italia che deve ripartire. Lo dobbiamo fare con i vaccini ma anche con orgoglio. L’Italia ha dimostrato che quando si rialza e torna a lavorare può fare tantissimo”, ha detto Amendola a Radio 24. “Siamo un Paese dalla forza resiliente abbastanza evidente. Da italiano vorrei un po’ piu’ di orgoglio, e’ un segnale positivo per tutti, soprattutto per quei settori economici che hanno sofferto molto in questo periodo”, ha spiegato il sottosegretario.
Recovery – Amendola, sottosegretario Affari Europei, a 24 Mattino su Radio 24: Anticipi 13 per cento Pnrr arriveranno entro l’estate
Gli anticipi del 13 per cento dei fondi previsti per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) arriveranno entro l’estate. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, a 24 Mattino su Radio 24. “Non c’è un problema di liquidità, tutti i fondi verranno tutti erogati da qui al 2026, l’importante è realizzare progetti e riforme indicate”, ha detto Amendola a 24Mattino. “Il piano della Commissione per andare sui mercati con 800 miliardi di euro procede. La prima tranche e’ andata benissimo, ora ci saranno due emissioni a fine giugno e luglio e quindi tutte le tranche di anticipi del 13 per cento arriveranno in tutti gli Stati“, ha aggiunto il sottosegretario. “Quello su cui dobbiamo concentrarci ora e’ spendere questi fondi bene e velocemente, facendo sistema, essendo uniti, tutti pronti con procedure veloci e progetti realizzabili nei tempi stabiliti”, ha detto Amendola.
Ungheria – Amendola, sottosegretario Affari Europei, a 24 Mattino su Radio 24: giusto ascoltare Budapest prima di firmare dichiarazione su legge Lgbtiq
Secondo l’Italia, prima di firmare la dichiarazione congiunta contro la legge anti Lgbtiq dell’Ungheria era giusto ascoltare l’opinione del governo di Budapest. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, a 24 Mattino su Radio 24. “Non c’è nessun giallo. E’ un documento primariamente sottoscritto dai Paesi del Benelux e poi c’era l’audizione dell’Ungheria sullo stato di diritto. Nel corso del dibattito altri Paesi si sono aggiunti e anche noi abbiamo valutato che sia il caso che la Commissione si occupi di questo tema”, ha detto Amendola a Radio 24, secondo cui ascoltare la voce dell’esecutivo ungherese è stato comunque giusto e necessario. “Abbiamo firmato il 17 maggio una dichiarazione per la tutela dei diritti Lgbt che sono un diritto fondante: questa è la procedura dell’articolo 7 sullo stato di diritto. (…) I valori e le libertà devono essere rispettate in tutti i Paesi”, ha affermato il sottosegretario a Radio 24.
Migranti – Amendola, sottosegretario Affari Europei, a 24 Mattino su Radio 24: ci si lasci alle spalle diatribe sui confini UE.
L’aspirazione dell’Italia è mettere al centro del Consiglio europeo le politiche migratorie con uno spirito differente per uscire da una diatriba che ha lacerato l’Europa negli ultimi anni. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, a 24 Mattino su Radio 24. “E’ dal giugno del 2018 che il Consiglio europeo non aveva all’ordine del giorno il tema dei flussi migratori. Ora l’Europa per la prima volta vuole segnare una svolta: la gestione solidale dei flussi deve avvenire sulla dimensione esterna. L’Europa deve uscire dai suoi confini, con risorse attività e gestione ordinata dei flussi. Lasciamoci alle spalle questa diatriba sui confini europei”, ha detto Amendola a Radio 24. “Su questo stiamo lavorando, sinchè l’accordo non è firmato manteniamo la riserva ma questo è lo spirito discusso durante il Consiglio affari generali (Cag, svoltosi ieri)”, ha aggiunto il sottosegretario a 24Mattino di Simone Spetia. “I ricollocamenti fanno parte della cosiddetta dimensione interna, noi vogliamo che il Consiglio indichi delle misure strutturali perchè le emergenze sono legate alla storia dei flussi migratori. Vogliamo un sistema di intervento a lungo raggio: per quest’obiettivo servono politica estera, cooperazione e aiutare i Paesi di origine”, ha concluso Amendola a Radio 24.