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In occasione dell’anniversario della Presa della Bastiglia siamo andati, Caterina ed io, a celebrare l’inizio di una nuova rivoluzione spirituale ed ecologica, nell’azienda agricola La Bifolca di Vignola dove un gruppetto di amici si era riunito per scambiarsi doni della terra e non solo.

La pioggia del mattino aveva rinfrescato l’ambiente e si stava veramente bene sotto al gelso. A rendere l’atmosfera più “curiosa” si notava la presenza di una troupe composta da tre elementi, un cameraman, una segretaria di produzione ed un regista, di non si sa bene quale emittente, che stava riprendendo l’incontro. Ne ho approfittato per recitare la parte del “rivoluzionario” leggendo alcuni pensieri e poesie sulla Rivoluzione Francese e sul ’68 (https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2021/07/04/14-luglio-2021-riflettendo-sulla-presa-della-bastiglia-in-chiave-zen-ed-ecologica/).

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Non so se la Performance verrà (quando e come e dove) mandata in onda ma almeno mi sono sfogato, raccogliendo persino gli applausi dello sparuto pubblico alternativo campagnolo. Esaurita la breve sceneggiata ci siamo seduti  all’ombra, piluccando lamponi giunti freschi freschi da Sestola, discutendo delle nostre faccende bioregionali con un manipolo di amici intimi.

Il discorso è andato sulle piante di zucca che ogni giorno producono nuovi fiori e Renzo, l’ortolano, ce ne ha regalati una manciata da fare in frittata, intanto Maria ci raccontava le proteste del popolo di Via Panni a Modena che si sta mobilitando per impedire l’ennesimo scempio cementizio, un sottopassaggio o sopraelevata (non si sa bene ancora: https://www.modenaindiretta.it/gigetto-via-panni-accesa-discussione-modena-video/), che metterebbe a rischio l’esistenza del mercatino agricolo rionale. Persino la Gazzetta di Modena si è occupata del problema schiaffando la notizia in prima pagina. Pare che gli amministratori cittadini abbiamo ricevuto i finanziamenti da qualche ente governativo e quindi debbono per forza spenderli in qualcosa, altrimenti decadono.

Durante l’incontro  si è poi passati ad argomenti più poetici, ovvero la lettura del Manifesto del contadino impazzito di Wendell Berry, un ecologista e bioregionalista antesignano (https://retedellereti.blogspot.com/2021/06/manifesto-del-fronte-di-liberazione-del.html), ispirati dal testo ci siamo lasciati andare ad un canto di speranza, la Marsigliese, ben in sintonia con la giornata del 14 luglio.

Insomma abbiamo trascorso due ore piene di vita, godendoci anche un succo di sambuco, una fetta di torta all’arancio e una focaccia al pomodoro. Un gatto bianco, reduce da mille battaglie, ha gradito anche lui un assaggio di focaccia mentre un gallo impettito richiamava un corteo di galline verso il pollaio. Ne abbiamo dedotto che era ormai tempo anche per noi di ritirarci a casa….

Paolo D’Arpini

Fonte: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/07/bioregionalismo-spicciolo-piccola.html

Paolo e Caterina alla Bifolca

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