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Iran: sciopero dei lavoratori degli impianti petroliferi, del gas, petrolchimici e delle centrali elettriche al 26° giorno

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Iran: sciopero dei lavoratori degli impianti petroliferi, del gas, petrolchimici e delle centrali elettriche al 26° giorno

 

Lo sciopero si estende a 105 raffinerie, complessi e aziende in 35 città

La signora Maryam Rajavi ha reso onore ai lavoratori in sciopero e ha affermato: La continuazione e l’estensione di scioperi e proteste indicano la determinazione della popolazione a rovesciare il regime clericale anti-laburista, che è la causa principale di povertà, inflazione e disoccupazione.

 

Lo sciopero nazionale dei lavoratori a contratto degli impianti petroliferi, del gas, petrolchimici e delle centrali elettriche per protestare contro il basso livello dei salari e le difficili e impegnative condizioni di vita è giunto al 26° giorno. Nonostante le minacce e le vuote promesse del regime ai lavoratori, gli scioperi, iniziati il 21 giugno, si sono estesi a 105 raffinerie, aziende e complessi industriali in 35 città dell’Iran: Gachsaran, Behbahan, Bushehr, Asaluyeh, Qeshm, Teheran, Arak, Abadan, Kangan, Kharg, Isfahan, Mahshahr, Bandar Abbas, Ahvaz, Damavand, Kerman, Ilam, Sirjan, Dehloran, Jask, Lordegan, Lamerd, Andimeshk, Ardabil, Minab, Astara, Zahedan, Iranshahr, Chabahar, Mashhad, Jahrom, Kazerun, Dashte Azadeghan, Jofeyr e Firuzabad.

Migliaia di lavoratori a contratto sono ora in sciopero in più di 105 raffinerie, aziende e complessi industriali affiliati a impianti petroliferi, del gas, petrolchimici e centrali elettriche, come la raffineria Bidboland a Behbahan, Phase 2, South Pars Phase 14 Omran-e Sana’t, lo stabilimento petrolchimico di Asaluyeh, Exir Sana’t Phase 14, le compagnie petrolifere e del gas South Pars, il giacimento di gas di Asaluyeh, la compagnia petrolifera Jahan di Teheran, la raffineria di petrolio di Teheran, la raffinerie South Adish e Tondguvan di Teheran, tutti i lavoratori delle fasi 11, 12, 13 e 14 e i lavoratori a contratto di altre 24 fasi di Asaluyeh, la raffineria di Abadan, la raffineria Bidkhun di Asaluyeh, l’azienda di Operazioni Marittime Iraniane di Kharg, il personale della centrale elettrica Ramin nella città di Ahvaz, gli stabilimenti di revisione 15 e 16 della provincia di Bushehr, Jahan Pars Ilam, la raffineria di gas Dehloran NGL3100, l’impianto petrolchimico Lordegan, la raffineria di gas Parsian Lamerd, la raffineria Ahvaz di Jofeyr e la raffineria ODCC di Abadan.

La signora Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha reso onore ai lavoratori giunti alla loro quarta settimana di sciopero e ha detto: “La continuazione e l’espansione degli scioperi e delle proteste dei lavoratori indicano la determinazione della popolazione a rovesciare il regime clericale anti-laburista. Questo regime è la principale causa di povertà, inflazione e disoccupazione per la corruzione sistematica, il saccheggio e lo spreco di ricchezze e risorse pubbliche per provocare guerre, esportare il terrorismo e perseguire progetti nucleari e missilistici antipatriottici”.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)

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