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 A Milano cala del 7% il fatturato del commercio 

 Domenico Romano: “Rimanere aperti è la prossima sfida da affrontare per il mondo del retail”

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Intervenuto al secondo appuntamento dell’Età Ibrida, l’autore del libro Open Retail ha spiegato come le chiusure della pandemia abbiano creato le condizioni per un retail paradossalmente più “aperto” all’innovazione.

 

La sintesi del suo intervento disponibile a questo link e maggiori dettagli sulle startup intervenute a questo, entrambi sul canale Medium dell’Età Ibrida 

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Milano, 26 luglio 2021 – Il tessuto imprenditoriale di Milano, sebbene si sia dimostrato estremamente resiliente, ha subito un inevitabile rallentamento dovuto alla pandemia come riscontrato anche nel 31° Rapporto Milano Produttiva sull’economia dei territori di Milano, Monza Brianza e Lodi. Se, nel primo trimestre 2021, l’industria manifatturiera ha dato segni di una lenta ripresa, con la produzione che ha ripreso a crescere in tutti i territori di circa il 7%, risultano ancora forti gli effetti del lockdown sul terziario. Milano per esempio registra una pesante flessione del fatturato per il commercio (-6,9%) e un arretramento di quello dei servizi (-1,7%).

Parte da questi dati la riflessione di Domenico Romano, Amministratore Delegato di Fandango Club Creators e autore del libro Open Retail, intervenuto al secondo appuntamento della seconda edizione de L’Età Ibrida, il percorso “in-formativo” tra pionieri dell’innovazione digitale pensato dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi a cura di Paolo Iabichino.

L’idea per il suo libro nasce proprio quando l’epidemia da Covid scoppia in Italia e Domenico si trova ad affrontare la crisi in qualità di Direttore marketing in AW LAB, uno dei principali retailer di abbigliamento sportivo di tutta Europa.

“Proprio in quei mesi così bui, quelli in cui il pianeta sembrava trincerarsi contro un nemico invisibile, mi sono immaginato un mondo del retail nuovo, finalmente più aperto, che ascolta i propri clienti, ibrido – racconta Domenico Romano – Essere aperti non vuol dire soltanto alzare la serranda, ma significa soprattutto rimanere attenti ai cambiamenti, lavorare sulle proprie barriere cognitive e non smettere mai di imparare”. 

“Se guardiamo i dati sulle chiusure dei negozi dei principali retailer del mondo, ci accorgiamo che la crisi di questo settore non è iniziata con la pandemia, ma è scoppiata già nel 2015 a causa di profondi mutamenti demografici, tecnologici e sociologici. – Continua Domenico Romano – Imparare i nuovi linguaggi è essenziale per rimanere sul mercato, aggiornarsi sulle tecnologie è un tassello fondamentale del proprio business. Sicuramente la pandemia ha accelerato il cambiamento. Se da un lato l’e-commerce va sempre meglio e assume forme ibride, mescolando l’esperienza online con quella fisica, è necessario dall’altro che i negozi al dettaglio si evolvano insieme ai nuovi strumenti del digitale, per esempio imparando tecniche di acquisizione del dato, esternalizzando i magazzini oppure offrendo un prodotto personalizzato”.

Ad arricchire la conversazione sul tema hanno portato la propria testimonianza due startup selezionate all’interno della community di Tavolo Giovani, iniziativa tramite cui la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi dal 2016 mette a disposizione delle startup una vetrina digitale e numerose occasioni di networking con imprese consolidate, investitori ed ecosistema startup del territorio, che partecipano agli incontri di Tavolo giovani, per conoscere ed entrare in contatto con le giovani imprese innovative ed esplorare la possibilità di creare sinergie e collaborazioni.

Cristiano Di Battista, fondatore di AppY Lab (startup che sviluppa progetti innovativi) ha raccontato come durante i mesi di lockdown ha sviluppato la piattaforma TakeItHome, un’app scaricabile dagli store Google e Apple, in cui sono segnalati gli esercenti che aderiscono al programma, divisi per categoria e corredati da informazioni di ogni tipo. Dal menù proposto alla possibilità di riservare una prenotazione, dalla consegna a domicilio al servizio take away.

Marco Mutto, co-fondatore di Viamadeinitaly, una piattaforma digitale che mette in comunicazione le piccole-medie aziende italiane (prevalentemente del mondo fashion e del design) con acquirenti internazionali, che siano buyer, boutique, negozianti o brand. Una sorta di fiera online sempre aperta.

L’intero evento è visionabile sul canale YouTube della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, a questo link. La riflessione di Domenico Romano la trovata sintetizzata a questo link sul canale Medium dell’Età Ibrida, mentre a questo link maggiori dettagli sulle startup intervenute.

Il prossimo appuntamento live con l’Età Ibrida è per il 20 settembre alle 18.00 con Giuseppe Stigliano, CEO di Wunderman Thompson, sempre da Palazzo Giureconsulti.

 

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