È Super-Maria nel Nippon Budokan, Centracchio bronzo olimpicoMaria Centracchio ha messo al collo la medaglia di bronzo dei 63 kg alle Olimpiadi Tokyo 2020 al termine di una gara che è stata semplicemente straordinaria. Sarà stato anche per il riscaldamento pre-gara che Maria ha fatto con Fabio Basile a fargli da partner, che ha aggiunto quel pizzico del ‘L’impossibile non esiste’ che serviva a completare un capolavoro unico. Iniziato nel gennaio 2019, con quel primo posto in un Grand Prix che Maria andò a prendere con la forza a Tel Aviv. Fu il trampolino per una carta olimpica, che Maria ha trasformato oggi in medaglia. Dopo le tre vittorie ottenute su Damiella Nomenjanahary del Madagascar, sull’ungherese Szofi Ozbas e sulla polacca Agata Ozdoba-Blach, Maria si è fermata in semifinale di fronte a Tina Trstenjak, oro a Rio ed argento oggi. La finale per il bronzo Maria Centracchio se l’è aggiudicata annullando l’olandese due volte bronzo mondiale Juul Franssen.
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“Non sto ancora realizzando quello che è successo -ha detto Maria Centracchio prima di ricevere la medaglia di bronzo olimpica dei 63 kg- ma ci tengo tantissimo a ringraziare la mia famiglia, il mio fidanzato, i miei amici, le persone che sanno quello che c’è dietro, perché c’è tantissimo dietro a questa medaglia. E poi c’è Fabio (Basile, ndr) che mi ha fatto scaldare oggi e ci teneva tantissimo!” “Oggi Maria ha dato una bella lezione a tutti -ha detto il tecnico azzurro e delle Fiamme Oro Dario Romano– perché ha dimostrato al mondo che il duro lavoro viene sempre ripagato. Tutto il merito a lei, al suo crederci sempre e al suo modo di essere sul tatami e fuori dal tatami. Una vera professionista con tanto tanto cuore. Maria si commenta da sola, a me ed a tutti noi non rimane che ringraziarla”. “Sono dispiaciuto per l’esito della gara di Christian Parlati -ha aggiunto Dario Romano– perché lui è un atleta straordinario dal quale ci si può attendere qualsiasi risultato, ha dimostrato in questi ultimi due anni di essere cresciuto in maniera esponenziale, facendo piangere tantissimi campioni, compreso Takanori Nagase, che oggi ha vinto il titolo olimpico. Purtroppo oggi è stata la giornata di Nagase e lo applaudiamo, ma a Christian va tutta la mia stima ed il rispetto per l’uomo e l’atleta che è diventato e tanto ha ancora da dare al judo italiano”. “Giornata da incorniciare -ha detto infine il Presidente Domenico Falcone– Maria Centracchio ha regalato allo sport ed al judo italiano, con una superba prestazione, una medaglia meritatissima. Fin dal primo incontro ha lasciato intravedere che la giornata fosse quella giusta. Sicura e determinata, ha mantenuto alta la concentrazione nei rimanenti incontri seguendo i preziosi suggerimenti dei tecnici federali Francesco Bruyere e Dario Romano. Non ha sbagliato nulla. Questa medaglia, mi piace sottolineare è il frutto dell umiltà e della determinazione di Maria, elementi che non possono mancare per raggiungere risultati di alto livello. A Cristian Parlati il sorteggio non è stato benevolo, al secondo turno il giapponese Nagase, vincitore poi della medaglia d’oro, ha dovuto faticare non poco per aggiudicarsi l’incontro. Cristian ha combattuto da par suo dimostrando le sue riconosciute qualità tecniche. Sono certo che superata la comprensibile amarezza lavorerà ancor di più per Parigi dove troverà la sua naturale consacrazione”. |
Maria Centracchio è nella semifinale dei 63 kg alle Olimpiadi a TokyoMaria Centracchio ha scalato l’Olimpo ed è nella semifinale dei 63 kg nel Nippon Budokan. “Maria oggi è molto lucida e determinata, -ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere– ha studiato e lavorato tanto sugli incontri che sta disputando e si vede. Sa quello che deve fare e oggi può fare tutto. Forza Maria!”. Tre vittorie limpide, per ippon su Damiella Nomenjanahary del Madagascar, wazari e ippon su Szofi Ozbas, l’ungherese che aveva eliminato la tedesca Trajdos (n. 9 del ranking), infine ippon nel golden score ad Agata Ozdoba-Blach, la polacca che ha ammutolito il Nippon Budokan eliminando a sorpresa Miku Tashiro, non solo la n. 3 del ranking, ma a questo punto anche la prima del team nipponico a non salire sul podio olimpico di Tokyo 2020. Nel blocco delle finali, che inizierà alle 10, la prima semifinale propone Clarisse Agbegnenou (Fra) opposta a Catherine Beauchemin-Pinard (Can) e, nell’altra, la slovena Tina Trstenjak, oro a Rio e Maria Centracchio. “La tenacia di Maria è la sua caratteristica principale -ha detto un’entusiasta Edwige Gwend, che con la Centracchio ha condiviso gran parte del percorso di qualificazione- e l’ha fatta approdare in semifinale! Mary mi sembra davvero sul pezzo!! Speriamo nella seconda medaglia per il judo italiano!!!” Non ce l’ha fatta invece Christian Parlati che, negli 81 kg, è partito alla grande piazzando prima wazari e poi ippon all’egiziano Mohamed Abdelaal, ma poi non è riuscito a ripetere l’impresa del 6 marzo scorso a Tashkent, quando liquidò Takanori Nagase in semifinale. Questa volta invece ha avuto la meglio il nipponico e, purtroppo, Christian non va nemmeno ai recuperi. “Christian a mio parere ha disputato un grande incontro con l’ostico egiziano, dimostrando di essere in gran forma e tra i più forti della categoria -ha detto Antonio Esposito, compagno di squadra di Christian e nella corsa per qualificarsi per Tokyo- alla fine si è arreso al fortissimo Nagase, tenendogli testa fino a pochi secondi dalla fine e non è cosa da poco. È mancata un po’ di fortuna nel sorteggio e nell’incontro stesso, comunque sono orgoglioso per il modo in cui ha combattuto. Christian, come Fabio ieri, ha combattuto da vero guerriero dando tutto, ed è questo ciò che conta”.
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Gli applausi di Thomas Bach ai campioni di judo nel Nippon BudokanC’era anche Thomas Bach, il Presidente del Cio, ad assistere al blocco delle finali della terza giornata di gare olimpiche di judo nel Nippon Budokan. Ad accoglierlo ci sono stati il presidente dell’IJF, Marius Vizer, Yasuhiro Yamashita, presidente del Comitato Olimpico giapponese e della All Japan Judo Federation, una fila di campioni olimpici compresi i tre giapponesi vincitori nelle prime due giornate ed i componenti la squadra dei rifugiati. Anche le prestigiose autorità, dunque, hanno applaudito le medaglie d’oro vinte nei 57 kg da Nora Gjakova (Kos) e nei 73 kg Shohei Ono (Jpn). “Ono è il miglior judoka che io abbia mai visto” ha detto Kosei Inoue, un altro gigante di questo sport, in tribuna d’onore assieme a Bach, Vizer e Yamashita. Queste le dichiarazioni ed i commenti della terza giornata. Kosei Inoue: “Ono è il miglior judoka che abbia mai visto in vita mia. È la combinazione perfetta di potenza, precisione e tecnica”. Ono Shohei: “Quando ho vinto il mio primo titolo olimpico ero giovane. Oggi, e dopo anni passati a sconfiggere tutti, posso dirvi che non è stato facile. Sono anche molto felice perché in tutti questi anni sono riuscito a rimani nella mia categoria di peso, e anche questo è un risultato”. Lasha Shavdatuashvili: “Sono un po’ deluso ovviamente, ma Ono è il miglior judoka. È così forte e non sbaglia mai. Alla fine questo è judo e siamo uguali, ognuno con due mani e due gambe e le stesse opportunità. I migliori vincono. La mia strada verso la finale è stata dura ma ho sempre fiducia in me stesso e non mi arrenderò mai”. Fabio Basile: “Ho dato il massimo per tutti questi anni e avrei dato anche la mia vita su quel tatami. E così ho fatto. Chi ha visto il mio incontro sa bene come è andata, lui è riuscito a prendere il sopravvento dopo 9 minuti di combattimento all’estremo delle nostre forze. Stimo sinceramente questi uomini che stanno lottando per il sogno di una vita, quello di vincere le Olimpiadi e diventare dei dell’Olimpo. Complimenti An, sei stato fantastico”. Nora Gjakova: “Non è stata la gara più bella ma non importa, l’importante era vincere. Voglio ringraziare Majlinda. Ha iniziato il percorso, ci ha supportato tutti. Senza di lei l’oro di Distria e il mio oro non ci sarebbero mai stati». Majlinda Kelmendi: “Oggi ho visto tutti i suoi incontri e fin dall’inizio ho pensato che oggi sarebbe stata la sua giornata”, mentre Driton Kuka l’allenatore ha dichiarato: “Il Kosovo è un piccolo paese ma una grande nazione di judo”. Sarah Leonie Cysique: “Ho bisogno di vedere il video perché non ho fatto nulla di sbagliato. Ho persino pensato che lei avrebbe ricevuto lo shido, quindi sono rimasta scioccata quando l’arbitro ha indicato me. Rispetto la decisione, ma voglio vedere di nuovo l’azione.” Jessica Klimkait ha messo al collo la prima medaglia olimpica nel judo per il Canada: “Non dico che sono stanca da Budapest. Il Mondiale è stato soltanto sei settimane fa, ma nessuna scusa. Tutto è stato fatto per arrivare qui ed ero pronta a vincere. Non so cosa sia successo.” Julia Kowalczyk (Pol) è stata una fra le diverse veterane della categoria che oggi, molto probabilmente, hanno partecipato ai loro ultimi Giochi Olimpici. Dopo Tokyo 2020 infatti, sicuramente alcuni fra i top player di oggi si fermeranno, ad esempio Telma Monteiro (Por), Hedvig Karakas (Hun) e Miryam Roper (Pan) potrebbero aver calcato il tatami per l’ultima volta, ma la più iconica è la 41enne Sabrina Filzmoser (Aut). L’ultima uscita dal tatami di Sabrina è stata molto commovente e le delegazioni ed i funzionari presenti le hanno dedicato una vera e propria ovazione che ha fatto vibrare il Nippon Budokan. È stata un’ovazione degna dell’incredibile carriera di questa fuoriclasse che ha partecipato per la prima volta ai Giochi Olimpici del 2008 a Pechino, è stata numero uno mondiale, ha vinto due titoli europei e due medaglie di bronzo mondiali. Oggi che lascia il tatami di alto livello Sabrina rimane nel judo come Ambasciatrice dell’IJF ed è stata recentemente eletta Presidente della Commissione Atleti IJF della quale fa parte anche Matteo Marconcini. Un addio molto speciale per una atleta molto speciale. Martedì 27 luglio, quarta giornata di gare olimpiche e tutto il Team Italia sarà con Maria Centracchio che, nei 63 kg, affronterà Damiella Nomenjanahary (Mad) e Christian Parlati che, negli 81 kg attende il vincitore fra Mohamed Abdelaal (Egy) e Attila Ungvari (Hun). Le gare, che possono essere seguite in diretta streaming con un abbonamento su Discoveryplus, iniziano alle 4.00 e possono essere riviste anche On Demand. |