Olimpiadi, brava Bellandi settima nei 70 kg, Mungai lotta ma non passa
C’è un altro nobile piazzamento a premiare la squadra azzurra in questa Olimpiade nel Nippon Budokan ed è arrivato nella quinta giornata di gare con il settimo posto nei 70 kg della bresciana Alice Bellandi.
Nonostante l’ansia superata il mese scorso nella stressante attesa di sapere se la ‘returned quota’ (in pratica la quota che recupera i migliori fra i non qualificati) la promuoveva a Tokyo o meno, Alice Bellandi non riesce a gioire per questo piazzamento.
Le ragioni sono presto dette in quanto nel corso dell’incontro che avrebbe promosso in semifinale la vincente fra Alice Bellandi e Sanne Van Dijke, si è creata una situazione incomprensibile che ha condizionato di fatto il risultato.
“Per quello che ci ha fatto vedere oggi Alice, questa sarebbe dovuta essere una giornata a lieto fine, ed invece è una giornata amara ma pur sempre una grande giornata. -è stato il commento di Francesco Bruyere- Una giornata amara perché abbiamo annusato il profumo di una medaglia che ci è sparita da davanti agli occhi, una grande giornata perché abbiamo visto un’Alice motivata e spensierata fare quello che sa fare meglio: judo. Chi non conosce Alice può pensare che in finale fosse stanca, ma non è così, i mille pensieri che ti entrano in testa in un incontro come questo le hanno sicuramente giocato un brutto scherzo… purtroppo questo fa parte del gioco, dello sport e della vita. Noi ringraziamo Alice per le emozioni e tutti quelli che hanno contributo ad accompagnarla in questo eccezionale percorso che l’ha portata al settimo posto olimpico”.
Non è consolante per Alice Bellandi il terzo posto conquistato poi dall’olandese Sanne van Djike, così come non stempera il dispiacere di Nicholas Mungai aver contrastato da pari a pari Davlat Bobonov, uzbeko che alla fine ha messo al collo la medaglia di bronzo nei 90 kg.
“Fra l’altro oggi stavo bene -ha detto Nicholas Mungai- purtroppo ho preso quel wazari alla prima azione, ho fatto di tutto per recuperare ma non ci sono proprio riuscito”.
A questo punto il team Italia può dedicarsi al recupero delle energie fisiche e mentali in quanto domani nei 100 kg e 78 kg e venerdì nei +100 kg e +78 kg nessun azzurro sarà impegnato, il grande appuntamento è quindi per sabato con la gara a squadre miste, primo appuntamento olimpico per il judo a squadre e l’Italia è fra le dodici nazioni che hanno acquisito il diritto attraverso il merito individuale di essere presente in quest’occasione storica.
Bellandi ed il mistero del wazari fantasma… “inutile pensarci ora, rimaniamo motivati”
Quinta giornata di Olimpiade nel Nippon Budokan a Tokyo ed è l’ultima di gare individuali per l’Italia impegnata con Alice Bellandi e Nicholas Mungai. Nei 70 kg Alice Bellandi va alla grande e supera la marocchina Assmaa Niang, wazari al golden score, quindi la svedese Anna Berholm, numero 12 nella classifica mondiale, con wazari a pochi secondi dal termine. Nei quarti di finale si trova di fronte l’olandese Sanne Van Dijke (n. 3 nel ranking) ed Alice è carica e motivata.
“Alice ha disputato un ottimo incontro ai quarti di finale -è la sintesi fatta dal tecnico azzurro Francesco Bruyere- è riuscita ad infilare un bel o uchi gari a pochi secondi dalla fine valutato wazari e pensavamo davvero che fosse fatta… purtroppo, riguardando le immagini, la giuria esterna si è accorta in ritardo di un wazari portato a segno dall’olandese qualche azione prima e hanno rimesso l’incontro in parità. Questo sicuramente ha destabilizzato un po’ la concentrazione di Alice che ha pagato poi l’unico errore commesso al golden score. Ora è inutile pensare a quello che poteva essere, raccogliamo i cocci e saliamo sul tatami motivati per quello che sarà. Forza Alice!”
Nei 90 kg Nicholas Mungai ha fatto un ottimo incontro con l’uzbeko vicecampione del mondo 2021 pur senza riuscire a riscuotere la posta in palio.
“Bell’incontro condotto sempre attaccando -ha detto il tecnico azzurro Raffaele Toniolo- Ci credevamo perché Nick aveva battuto il vice campione del mondo a fine marzo a Tbilisi. Purtroppo il waza ari incassato dopo 20″ ha fatto la differenza così come il cambio dei tempi per le sanzioni di passività. Infatti, è palese come a queste Olimpiadi siano stati allungati i tempi della passività”.
Appuntamento alle 10 per il blocco delle finali e, per accedere alla finale per il bronzo, Alice affronta il recupero con la croata Barbara Matic.