Riguardo al rischio disoccupazione che incombe sulle centinaia di dipendenti del call center Almaviva Contact, tra cui 66 unità della sede di Rende (Cosenza), il deputato di L’Alternativa C’è Francesco Sapia ha interrogato i ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro, chiedendo loro «quali urgenti iniziative di competenza intendano assumere a salvaguardia dei diritti di questi lavoratori e per scongiurare che perdano il posto». Nell’interrogazione, «il parlamentare – si legge in un suo comunicato stampa – ha rilanciato l’allarme contenuto in una nota delle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, indirizzata proprio ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro e relativa ad una gara di gestione dell’Assistenza clienti, lo scorso 31 luglio bandita dalla società Italia Trasporto Aereo, in pratica la nuova Alitalia». «Il bando di gara, scaduto lo scorso 4 agosto, prevede – riassume Sapia, che condivide le ragioni dei sindacati – che il servizio in questione parta addirittura dall’imminente Ferragosto. Nella riferita gara, estiva, fulminea e basata sul maggiore ribasso, non vi era riferimento alla clausola sociale né al fatto che la stessa avrebbe dovuto interessare soltanto aziende operanti nel territorio italiano, ragione per cui si profila la delocalizzazione della commessa. I lavoratori di Almaviva Contact, che gestivano il servizio di assistenza clienti per Alitalia, potrebbero quindi essere rispediti a casa, perché al momento non hanno tutele. Questo sarebbe un grosso guaio, soprattutto perché si tratta di lavoratori della Calabria e della Sicilia, regioni con alto tasso di disoccupazione e precarietà nel lavoro. Mi auguro – conclude il parlamentare di L’Alternativa C’è – che i ministri interrogati, Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando, intervengano immediatamente come il caso richiede».