VERE CONFESSIONI, E RELATIVO SFOGO, DI UN PLURIOTTUAGENARIO… NON FITTIZIE ALLA IPPOLITO NIEVO !
Non voglio certamente ergermi allo spessore intellettuale di un Ippolito Nievo che, attraverso le sue “Confessioni di un ottuagenario”, sia pur sotto forma di un’autobiografia fittizia riguardante un patriota di allora, fa tuttora riflettere; tuttavia, considerato che io supero di un bel po’ il significato del termine ottuagenario, devo dire che nel leggere alcuni suoi brani mi ci ritrovo a braccetto con il predetto scrittore, anche se lui, come sappiamo, è morto a soli 29 anni in un naufragio sul Tirreno.
Cosa intendo dire con questo ? Intendo dire che egli sembra aver avuto una metamorfosi veloce e drastica da una tipologia letteraria impegnata verso obiettivi di forte riflessione civico-patriottica, dirottando da detto clima letterario giovanile iniziale verso pensieri più “calmi”, accantonando il suo breve passato esistenziale per diventare una sorta di “novelliere campagnolo”, come è stato anche definito.
Allora erano tempi diversi rispetto ad oggi, ma essi sembrano avere una stessa e necessaria giustificazione, anche se in condizioni socio-politiche che risentono di un lasso temporale di quasi un paio di secoli.
Domanda: “Non sarà che Nievo, dopo aver sparato molte cartucce per far valere il suo pensiero in vari contesti (siamo negli anni 1840-50 circa) ed essersi accorto che il gioco non valeva la candela, ad un certo momento della sua corta esistenza, rottosi gli zebedei, ha ritenuto di abdicare ad un monologo quasi esclusivo con la natura, realtà quest’ultima che usa sempre lo stesso corretto linguaggio rispetto a tutti gli altri suoi interlocutori che invece non la considerano affatto, non solo, ma addirittura la maltrattano in funzione dei loro interessi sociali, politici, sessuali, religiosi, economici ed anche delinquenziali ecc. ?
Preambolo questo, preso a mutuo da Ippolito Nievo, per una riflessione “calma” sugli anni che stiamo vivendo e che riguardano quasi tutti i contesti sociali succitati.
La mia non è autobiografia ottuagenaria fittizia alla Nievo, ma purtroppo reale ed oggettiva: sono infatti del 1935, ergo più che ottuagenaria la riflessione. E non ci sono lauree che tengano !
Mi sto accorgendo ormai da molto tempo che non vale più la pena di adoperarsi per il bene comune, di esprimere sani sensi civici e che conviene estraniarsi dalla politica ormai perversa, dalla società malata, da una scienza medica che oggi sembra segnare il passo quanto a progresso, da una religione che ormai sembra in contrasto con la società, da una stampa priva di dignità deontologica come si evince dai continui scontri frontali in tv fra i big del giornalismo, da un’economia in stato comatoso che viene retta attraverso subdoli stratagemmi, da una situazione climatica che i nostri politici prendono sottogamba mentre siamo quasi ad una catastrofe con cambiamenti climatici pazzeschi, grandine, esondazioni, migliaia di morti come non si era mai visto in passato, da un’aria che sembra diventare pestilenziale giorno dopo giorno anche in montagna, ecc.ecc, ma non sarebbe mai finito di raccontare.
Smettere di pensare a queste cose, almeno per me, pare difficile se non impossibile, tuttavia ad una certa età non si ha più la forza per reagire lasciando al caso tutto ciò che esso ci pone di fronte. E così sarà per molti della mia età che, ad un certo punto, avranno deciso di “tirar drìo el manego alla manera”, come si usa dire in Veneto…
E ciò, malgrado Il guaio sia destinato ad aumentare in quanto il processo esistenziale, industriale, climatico, scientifico in corso è ormai irreversibile, non dimenticando che questo nostro progresso, per quanto utile, ad un certo momento presenterà il conto attraverso qualche evento dalla imponderabilità assoluta di cui, il Covid, sembra essere stato un significativo antipasto premonitore dal quale non siamo ancora usciti, anzi ci troviamo ancora in una posizione sperimentale terapeutica a breve (una decina di mesi al massimo) senza sapere come si dovrà procedere in futuro. Addirittura, certi scienziati oggi parlano apertamente dell’impossibilità di raggiungere l’immunità di gregge.. e di tentare una terza dose.
Purtroppo, come ho detto migliaia di volte, ma la mia voce non vale niente, è necessario mettere da subito tutto in discussione se vogliamo dare spazio alla vita. Ma il mondo, a livelli alti, è sordo ed ipovedente fino al giorno in cui i responsabili saranno toccati in prima persona. Ed infine, non va sottaciuto che quell’alta percentuale che non si vuol vaccinare, costituisce un attentato alla vita altrui, oltre ad un enorme costo sociale. Questa gente, anche se pluri-laureata o semplicemente “ignorante”, sta ad evidenziare come il quoziente di intelligenza della nostra bella Italia, ma anche di altri Paesi, siano ancora ai minimi termini. E che dire ancora, ma non sarebbe mai finita, di quella scienza che ogni giorno sui social spara a zero contro la medicina ufficiale, etichettandola come mafiosa, dicendo che certe medicine per la glicemia, per la prostata, per il tumore, per i vasi circolatori , non sono altro che menzogne per aumentare i profitti delle multinazionali farmaceutiche, produzioni obsolete che non si usano più da 20-30 anni in paesi evoluti, realtà che invece potrebbe essere affrontata e curata con successo con una semplice alimentazione ? Chi sono i ladri ? Le case farmaceutiche o quelli dei social con tanto di laurea che si spendono come primi in campo nazionale ?
Cari Signori, il mio sfogo a percorso random, non sarà certo molto edificante ed allegro, ma è giunto il momento di scegliere, domandandoci brutalmente, se l’umanità, continuando di questo passo, vorrà scegliere di morir bruciata o annegata a breve, esattamente come stiamo già assistendo da troppo tempo.
Più chiaro di così !!!
Ah… dimenticavo di dire, ma solo perché, quanto ad importanza, non trovano posto nella mia testa, se non sia giunto il momento di buttare a mare chi si fa il lifting per apparire 20 anni più giovane, di chi racconta menzogne a iosa sugli sbarchi, di chi gioca sulla vita degli Italiani per il potere, di chi infastidisce per ignoranza politica programmata manifesta sulle emittenti televisive, di chi commercialmente imbroglia per vendere, di chi non ha ancora capito che il sapere non va commercializzato, ma messo a disposizione della collettività gratuitamente.
Allegria !!!
ARNALDO DE PORTI
Belluno-Feltre