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DEMOCRAZIA CRISTIANA

Regione Lazio – Roma

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POPOLO DELLA FAMIGLIA

Coordinamento nazionale

 

A PROPOSITO DEL FESTIVAL DELLA “VAGINA FELICE” DI OSTIA

Luigi Rapisarda, segretario vicario della sezione di Roma e Lazio della Democrazia Cristiana, rappresentata dal Segretario politico nazionale,Renato Grassi, e

Nicola di Matteo, Coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia,

Apprendono con stupore che sabato 28 e domenica 29 agosto dovrebbe tenersi la seconda edizione del ” Festival della vagina felice”.
Simili manifestazioni sono il chiaro sintomo di una pericolosa deriva che, in un malcelato concetto di liberazione da ogni condizionamento,
penalizza ancor più ed espone alla mercificazione il corpo della donna.
La Democrazia Cristiana di Roma e del Lazio e Il Popolo della famiglia esprimono dura critica per l’organizzazione, nel prossimo weekend, ad Ostia (Roma),del Festival della Vagina Felice.

Come persone e come cittadini di Roma,riteniamo che un simile evento sia grave e inqualificabile, non solo per i credenti, in quanto volgare e irrispettoso e inoltre organizzato proprio nei giorni in cui si festeggia Santa Monica, patrona di Ostia, e Sant’Agostino, nel luogo dove la santa ha passato i suoi ultimi giorni di vita, ma anche per quanti hanno, a cuore, come riferimento etico e civile,la dignità ed il rispetto per tutte le donne.
Tematica peraltro di stringente e drammatica attualità.
E mentre è motivo di tormento e di angoscia, per le coscienze di milioni di cittadini, la segregazione,

il disorientamento e le indicibili sofferenze in cui di colpo si stanno trovando le donne afghane, maltrattate e umiliate, permettiamo che nel nostro Paese e anche nella nostra città, la donna venga ridotta esclusivamente ad un corpo-oggetto, anzi ad una “vagina felice”, sottoponendo la figura femminile allo stesso umiliante trattamento, apparentemente nel nome di una libertà senza confini, non meno dispregiativo di quelle culture retrive.
E tanto l’ideologia del sesso penalizza le donne quanto le culture oscurantiste.
Così inquadrare queste manifestazioni,che tendono sempre più a sessualizzare e trasformare in oggetto il corpo femminile, in un qualsivoglia filone culturale serio e coerente, appare cosa assai ardua.
 Mentre appare fuor di dubbio come invece tendano ad accreditare e promuovere un’ideologia che
si prefigge,sempre più, di sessualizzare e trasformare la donna in semplice oggetto di desiderio.

E fa impressione constatare che, sia l’organizzatrice, che le relatrici siano tutte donne e che tale manifestazione possa essere stata autorizzata senza alcuna esitazione dalle autorità competenti.
La Democrazia Cristiana, che unitamente al Popolo della Famiglia, ha candidato proprio una donna, Fabiola Cenciotti, a sindaco di Roma, starà attenta affinché manifestazioni come queste non offendano la dignità femminile e non impongano alle nuove generazioni una deriva ideologica che già da tempo sta cavalcando lo scontro su nuove identità sessuali.
 A tal uopo ci chiediamo:
Chi ha autorizzato il Festival di Ostia in piena pandemia?
Chi ha valutato i danni possibili sulla Salute Pubblica di tele Evento?
Chi si assume la responsabilità di tutte le vittime che verranno colpite da tale Evento, oltre agli Organizzatori diretti?
A queste domande deve rispondere la Sindaca Raggi e il Municipio di Ostia in primis e poi gli altri Enti ed Autorità coinvolti.

26.08.2021
La Democrazia Cristiana – Regione Lazio – Roma

il Responsabile Vicario,

Luigi Rapisarda

 

Il Popolo della Famiglia

Il Coordinatore Nazionale

Nicola di Matteo

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