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Calabria: la Sanità”

 

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In Calabria la Sanità è commissariata. Cosa significa? Dicendola in modo

semplice il sistema sanitario di una Regione viene commissariato quando
il disavanzo economico risulta particolarmente elevato e non vengono
attuate le necessarie misure operative di riorganizzazione, di
riqualificazione o di potenziamento del servizio. In parole ancora più
semplici il governo nomina un Commissario quando gli organi ordinari
preposti all’amministrazione di un ente non funzionano.
Nel caso della Calabria il commissariamento del servizio sanitario
regionale è causato anche dalle infiltrazioni della ‘ndrangheta. A Marzo
2021 quattordici arresti tra Reggio Calabria, Catanzaro e Bologna
nell’ambito di un’inchiesta sulla cosca Piromalli e le infiltrazioni
nell’Asp di Reggio Calabria.
Nel 2019, su richiesta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese,
l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro viene sciolta per
infiltrazioni mafiose.
Per la Calabria quella di ottobre 2021 sarà la quarta tornata elettorale
con il servizio sanitario commissariato. Commissariamento che peraltro
non ha prodotto nessun risultato e nessun miglioramento.
Nel 2019 più di 53mila calabresi sono stati ricoverati presso strutture
ospedaliere fuori regione. La Calabria è ultima nella classifica
italiana dei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero l’insieme di
tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a
ottenere dal Servizio sanitario nazionale (SSN).
La Calabria è stata anche l’unica regione d’Italia a non aver attuato un
Piano di contrasto al Covid-19.
Questa situazione va avanti da più di dieci anni, un fallimento totale.
Nonostante i miliardi di Euro che ogni anno lo Stato passa all’Ufficio
del Commissario i servizi sanitari non erano e non sono ancora garantiti.
A quanto ammonta il debito economico della sanità calabrese? Impossibile
saperlo, si parla di una cifra tra i 600 milioni di euro, 1 miliardo
fino a 2 miliardi di euro, ma negli ultimi anni sono diversi i bilanci
bocciati dal commissario ad acta Guido Longo.
Alla Calabria forse non servono altri commissariamenti, servono
soluzioni, servono persone che sappiano quello che fanno, servono
investimenti nelle infrastrutture e nei mezzi di soccorso, serve un
piano di assunzioni a tempo indeterminato di personale qualificato (e
non parenti e amici raccomandati), servono soluzioni!

 

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