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I REFERENTI DEI GRUPPI TERRITORIALI DI “CATANIA METROPOLI IN AZIONE” E “CATANESI IN AZIONE”, CARMELO FINOCCHIARO E LUCIO PAPPALARDO, ESPRIMONO SODDISFAZIONE PER IL RISULTATO STORICO DI CARLO CALENDA A ROMA E ADESSO AUSPICANO CON AZIONE UNA CATANIA EUROPEA E DINAMICA.

 

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“Ci sono molte note positive, che fanno del nostro un risultato storico. La lista Calenda Sindaco è stata la più votata in assoluto a Roma. Il primo partito non è un partito, siete voi. E questo conferma un dato fondamentale: ci sono molti cittadini pronti a sostenere un riformismo pragmatico, e non si accontentano dell’offerta politica attuale.  Persone che alla politica chiedono serietà e passione, non vuoti slogan. Credo che questo debba far riflettere anche chi, nello schieramento di centrosinistra e centrodestra, vede solo l’alleanza con populisti e sovranisti. Nella Capitale abbiamo dimostrato, lavorando seriamente, che un’alternativa c’è. E continueremo da domani a batterci in tutta Italia, con Azione”.

E’ quanto ha espresso da Roma agli “Azionisti” di tutta Italia il leader di Azione, Carlo Calenda, sulla scorta del risultato elettorale conseguito nella sua corsa a candidato sindaco della Capitale d’Italia. E come lui da Catania viene manifestato con entusiasmo il compiacimento per un risultato che lo stesso Calenda definisce più volte come “storico”.

A sostenerlo sono Carmelo Finocchiaro in qualità di referente del Gruppo territoriale “Catania Metropoli in Azione” e Lucio Pappalardo quale referente del Gruppo territoriale “Catanesi in Azione”. Questa è la loro dichiarazione congiunta: “Il risultato romano della lista civica ‘Calenda Sindaco’, alter ego del Partito Azione, rappresenta nella Capitale e quindi nel nostro intero Paese la voglia di una visione politica pragmatica e riformista che ci spinge ancora una volta a non cedere il passo a una Destra che non coinvolge, non propone e soprattutto che non si prende carico dei bisogni dei cittadini.

Catania, la nostra città, rimane ancora nella scure di questa Destra. E i molteplici fallimenti nella gestione pubblica, l’abbandono delle periferie, l’assenza di ordine e pulizia che nell’ultimo periodo assume livelli da “emergenza” manifestano che Catania deve ritornare (come nelle altri grandi e virtuose città italiane) ad amministrazioni moderate e progressiste, come unica via di Risorgimento. Azione -precisano Carmelo Finocchiaro e Lucio Pappalardo– era prima una possibilità, ma oggi è finalmente una certezza. Non un progetto, quindi, ma bensì una realtà politica concreta. Pertanto –concludono Finocchiaro e Pappalardo– siamo pronti alla nostra sfida, perché non meritiamo questa Catania, perché vogliamo una Catania ‘europea’ e dinamica, finalmente centro economico della Sicilia e del Mediterraneo”.

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