Il Sottosegretario Manlio Di Stefano è intervenuto insieme al Sottosegretario all’Energia omanita, Salim Al Aufi, ad un webinar di presentazione delle industrie italiane impegnate nello sviluppo del settore dell’idrogeno verde e delle rinnovabili. L’incontro, promosso dall’Ambasciata d’Italia a Mascate, ha consentito a 7 aziende italiane – ENI, SAIPEM, Maire Tecnimont, SNAM, Magaldi, Ansaldo Energia e Prysmian – di promuovere nel Sultanato le eccellenze tecnologiche del nostro Paese ed esplorare possibili forme di collaborazione con l’Oman in questo campo. Per favorire ulteriori contatti è stata concordata l’istituzione di un gruppo di lavoro bilaterale pubblico-privato su idrogeno e rinnovabili per sviluppare opportunità d’affari, investimenti e ricerca, in un settore che vede il Sultanato molto determinato a progredire nell’ottica della diversificazione economica rispetto agli idrocarburi e nel quadro della sua Vision 2040.
“L’Italia è in prima linea, anche in vista della COP26, nella promozione di collaborazioni internazionali per la riduzione delle emissioni e la ricerca di fonti di approvvigionamento energetico alternative – ha indicato il Sottosegretario Di Stefano – e in questo senso può rappresentare un importante fornitore di tecnologie innovative per l’Oman. Grazie ad un’ampia e continua disponibilità di fonti solari ed eoliche, una consolidata industria di produzione ed esportazione di energia, una posizione geografica strategica con accesso a porti e rotte mercantili di importanza mondale e la vicinanza ai principali mercati internazionali, l’Oman – ha continuato il Sottosegretario – costituisce una piattaforma di crescente interesse per l’industria dell’idrogeno e per le energie rinnovabili.
Grazie a importanti riforme per la diversificazione economica il Sultanato costituisce una destinazione di crescente interesse per gli operatori italiani – ha ricordato l’Ambasciatore d’Italia a Mascate, Federica Favi – soprattutto in settori connessi con la transizione ecologica. Vari operatori internazionali negli ultimi mesi hanno annunciato piani per investire in progetti di idrogeno verde e ammoniaca verde nelle zone economiche speciali e questo apre spazi anche per gli operatori italiani di tutta la filiera.
Il Sottosegretario omanita Al Aufi ha sottolineato la positiva collaborazione già in corso con le imprese italiane in ambito energetico, auspicando la possibilità di nuove iniziative e di investimenti.
Il dibattito, che ha visto la partecipazione anche del responsabile per le nuove tecnologie e la ricerca del Ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Raimondi, ha permesso anche uno scambio tra i due Paesi sulle rispettive politiche energetiche nazionali e le strategie nel settore dell’idrogeno verde e delle rinnovabili.
Unendosi ai Paesi che già hanno annunciato il lancio di progetti di sviluppo di idrogeno verde, il Sultanato intende cogliere le opportunità economiche, tecnologiche ed ambientali del processo di transizione energetica. A tale fine il Governo intende sostenere investimenti e tecnologie in grado di diminuire gli ancora elevati costi di produzione dell’idrogeno verde per renderlo nei prossimi decenni una reale alternativa strategica al petrolio. Di qui l’impulso dato negli anni scorsi a studi e ricerche sulle fonti solari ed eoliche in alcune aree del Paese e la disponibilità a favorire l’afflusso di operatori e investitori.
In questo quadro, il Ministero dell’Energia omanita ha promosso il lancio di una “Oman Green Hydrogen Alliance” quale foro di discussione tra i principali interlocutori nazionali – OQ, Petroleum Development Oman, Energy Development Oman, Shell LNG – e internazionali che hanno sinora manifestato interesse sul tema per lavorare insieme agli aspetti tecnologici e industriali per sviluppare l’industria dell’idrogeno verde nel Sultanato. Mascate ospiterà dal 29 novembre al 2 dicembre 2021 il Green Hydrogen Summit come piattaforma per approfondire con i partner internazionali le opportunità di investimento nel settore dell’idrogeno verde.