XII Colloquio Internazionale di Genealogia.
Messina. E’ in corso presso il Teatro Vittorio Emanuele (iniziato mercoledì scorso, si concluderà sabato 9 ottobre) il XII Colloquio Internazionale di Genealogia, evento organizzato dall’Academie Internationale de Genealogie (AIG) in concorso con l’Istituto Araldico Genealogico Italiano (IAGI), la Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie (FAIG), l’International Federation of Schools of Family History (IFSHF), l’Istituto Araldico Genealogico Sammarinese; l’Institut International d’Etudes Genealogiques ed d’Histoire des Familles.
Ricordiamo che l’Istituto Araldico Genealogico Italiano (IAGI), è nato nel 1993 a Bologna con lo scopo fondamentale di sviluppare la conoscenza dell’araldica, della genealogia, degli ordini cavallereschi e delle altre scienze documentarie della storia come ha detto il presidente Pier Felice degli Uberti, che tra l’altro ha anche ha sottolineato l’importanza dello studio della genealogia per capire e prevenire alcune malattie genetiche “Indipendentemente dallo stato sociale attuale, tutti discendiamo da famiglie storiche, dallo studio del DNA è possibile risalire alle discendenze e alle migrazioni della nostra famiglia fino a 60 milioni di anni fa”. In Italia, nell’ archivio di Stato e in quelli comunali, è possibile trovare i certificati di nascita, di matrimonio e di morte della popolazione a partire dal 1° gennaio 1886”.
Nella prima foto: i relatori di prestigio dell’iniziativa promossa dallo IAGI: da sinistra Giovanni Conso, presidente emerito della Corte costituzionale e dell’Accademia nazionale dei Lincei (in piedi al microfono); Pier Felice degli Uberti, presidente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano; Sergio Balbinot amministratore delegato di Assicurazioni Generali; Gianni Letta sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo; Louis Godard, consigliere per la Conservazione del patrimonio artistico del Presidente della Repubblica; Mario Volpe.
Nell’altra foto: esterno del Teatro Vittorio Emanuele di Messina