IL TEATRO DEL BURATTO APRE LA STAGIONE TEATRALE 2021-22 CON UNA SUGGESTIVA E ARTICOLATA MOSTRA DEDICATA ALLA CREATIVITÀ DI TININ MANTEGAZZA
Erano gli anni Settanta quando Tinin e Velia Mantegazza con Jolanda Cappi, diedero vita, al gruppo “Città di Milano” e successivamente al Teatro del Buratto, con la volontà di riqualificare il Teatro per ragazzi in Italia.
Mossi da un intento puramente artistico e non pedagogico misero in scena L’histoire du soldat, Cipì, I quattro musicanti di Brema, Quello Stolfo da Ferrara, Barbablù, Il cornetto acustico ecc. Le musiche erano di Gino Negri, Franco Battiato, Giusto Pio e Jaqueline Perrotin. Le scenografie di Alik Cavaliere e Mario Staccioli e i costumi di Luca Crippa. I testi di Raffaele Crovi, Umberto Simonetta, Leonora Carrington e le voci recitanti di Paolo Poli, Lucio Dalla, Lucia Vasini e molti altri ancora.
Da allora la cooperativa ha continuato la sua attività di centro di produzione teatrale riconosciuto dal Ministero della Cultura.
Al suo attivo ha oltre cento allestimenti teatrali, numerosi eventi culturali e laboratori destinati sono solo ai giovani, presso la sede storica del Teatro Verdi e da alcuni anni nel nuovo Teatro Bruno Munari a Milano.
Proprio nella nuova sede si terrà dal 16 ottobre fino al 21 novembre una grande mostra omaggio dedicata a Tinin, scomparso lo scorso anno, e a Velia, sua compagna di vita e di lavoro, con la quale mostra è stata organizzata.
Tinin Mantegazza (Varazze 1931 – Cesena 2020) si è occupato per quasi 70 anni di illustrazione, giornalismo, cabaret, teatro e televisione. Conosciuto dal grande pubblico per aver creato il famoso pupazzo Dodò, protagonista dal 1990 della nota trasmissione Rai per bambini ‘L’Albero Azzurro’ è stato sicuramente un personaggio dalla mente creativa instancabile.
Il percorso di visita ricostruisce ogni tappa della sua attività attraverso più di 250 disegni originali dipinti, pupazzi, fotografie, oggetti di scena, filmati e documenti, raggruppati in 9 sezioni tematiche.
L’allestimento è a cura del Teatro del Buratto e coinvolge diversi spazi su due piani del Teatro Munari. Un itinerario suggestivo e articolato a cui si potrà accedere solo con visita guidata (gratuita con prenotazione obbligatoria) accolti dai numerosi pupazzi realizzati da Tinin e Velia per il teatro e la televisione: dagli ‘Animatti’, dalla Fata Muccona, al Cavalier Stampella, al Bruco Galileo o al Brontolosauro e molti altri ancora.
Completano la mostra tre video di approfondimento sull’attività dei Mantegazza al Teatro del Buratto, in televisione e infine un’intervista all’artista di Flavio Oreglio, Direttore Archivio Storico del Cabaret Italiano, dove viene raccontato il mondo del cabaret a Milano negli anni Sessanta.